RIO DE JANEIRO – Rischia di costare cara la maglia azzurra “regalata” dalla Rai al Cristo Redentore, il celebre simbolo di Rio de Janeiro posto in coma al Corcovado. L’Arcidiocesi di Rio ha infatti chiesto una cifra tra i 5 e i 7 milioni di euro per l’utilizzo della statua degli spot che pubblicizzano le trasmissioni per il Mondiale.
LO SPOT – Si tratta di trenta secondi che vanno in onda da qualche tempo sulla televisione nazionale e che si chiudono con l’immagine del Cristo che veglia su Rio al quale, con un fotomontaggio, viene fatta vestire la maglia azzurra. Un utilizzo “illecito” secondo l’Arcidiocesi di Rio che è proprietaria dei diritti morali e materiali sulla statua.
OLTRAGGIO – “L’Arcidiocesi si sente oltraggiata. E’ come se per pubblicizzare un programma, la tv brasiliana utilizzasse le ballerine di samba insieme ai gladiatori del Colosseo. E’ un insulto a un simbolo nazionale”, spiega Alessandro Maria Tirelli, l’avvocato italiano che ha inviato la notifica alla Rai e che collabora con il collega brasiliano Rodrigo Grazioli.
LA CAUSA – Tirelli ha spiegato al quotidiano “O Globo” di essere in contatto con la direzione della Rai e che lo spot è stato ritirato, ma sull’indennizzo potrebbe esserci battaglia, perché l’Arcidiocesi non molla. Sempre Tirelli ha spiegato che l’Arcidiocesi userà i milioni della causa per opere benefiche. Di recente un’azienda di articoli sportivi aveva proposto due milioni di dollari all’Arcidiocesi per “vestire” il Cristo con i suoi prodotti, ma c’era stato un netto rifiuto da parte dei prelati brasiliani.
Tuttosport
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