«Ho vissuto in una famiglia modesta. Modesta ma felice. Felice per la presenza costante di calore e di colori. E di profumi anche. Gli ospiti indesiderati erano le privazioni. Gli ospiti miei desiderati, invece, erano i moscerini che entravano dalla finestra sempre aperta della casa di via Regina Elena. Da quella finestra mi piaceva scorgere l’immenso giardino, in fondo al quale stava un imponente albero di cachi. La gioia mia era quell’albero. Lì sotto respiravo l’intenso profumo dei cachi e la presenza leggera di mia madre. (…)
Eravamo una famiglia povera ma felice. Povera ma bella. Una famiglia, in cui semplicemente eravamo l’Essere, l’Esistere – ha scritto qualcuno. In quel giardino trovavo il mio squarcio d’azzurro. E poi, il suono delle campane della vicina chiesa madre. La domenica mattina, mi emozionava il loro concerto potente che percorreva, fino a raggiungermi, la stretta viuzza Regina Elena. Un giorno andammo via da quella casa. E con essa quel giardino svanì.» (…)
(dal libro “Il soldato contadino” di Tonino Filomena Ed. Apulus 2016)
Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!