Una nuova eccezionale scoperta della Jonian Dolphin Conservation con il Centro Studi de Romita: avvistato un rarissimo uccello marino che nello Ionio mancava dalla fine dell’800
Il Golfo di Taranto si conferma uno straordinario scrigno di biodiversità! Nei giorni scorsi i ricercatori della Jonian Dolphin Conservation hanno avvistato nel Mar Ionio Settentrionale, a circa otto miglia dalla costa tarantina, uno splendido esemplare di Pulcinella di Mare documentandone la presenza.
Il Pulcinella di mare, il suo nome scientifico è “Fratercula arctica”, è un uccello marino bianco e nero con una testa relativamente grossa ed un inconfondibile grande becco colorato, sembianze che lo rendono estremamente simpatico ai nostri occhi.
L’importanza dell’avvistamento è stata confermata dagli esperti ornitologi del Centro Studi de Romita, un importante istituto di ricerca scientifica che da quattro anni ha avviato con la Jonian Dolphin Conservation una collaborazione per il monitoraggio degli uccelli marini nel Golfo di Taranto, con particolare riguardo alle specie prevalentemente pelagiche.
«Il Pulcinella di Mare – ha infatti spiegato l’ornitologo Cristiano Liuzzi – è una specie tipica delle scogliere dell’Oceano Atlantico settentrionale, in particolare dei paesi del Nord Europa, come l’Islanda, quindi i suoi avvistamenti nel Mediterraneo sono molto rari, quasi esclusivamente limitati al Mar Tirreno settentrionale: l’ultima segnalazione precedentemente registrata nel Golfo di Taranto risale addirittura alla fine dell’800!»
«Questi anni di campionamento in collaborazione con i ricercatori della Jonian Dolphin Conservation a bordo dei loro catamarani – ha poi commentato Cristiano Liuzzi – sono stati ricchi di osservazioni interessanti che hanno permesso la raccolta di una importante mole di dati su specie rare di uccelli marini».
«Ancora una volta l’analisi qualitativa e quantitativa della biodiversità attraverso le campagne di monitoraggio scientifico della Jonian Dolphin Conservation – ha poi commentato Roberto Carlucci, professore di Ecologia del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari – evidenzia l’importanza del Golfo di Taranto come habitat di numerose specie marine, e sottolinea, ancora una volta, l’urgente necessità dell’istituzione di una Zona di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva 147/2009/CE finalizzata alla tutela del patrimonio di diversità biologica dell’area».
«Per noi ogni giornata in mare è una grande avventura – ha raccontato Stefano Bellomo, ricercatore JDC – che ci porta a fare nuove scoperte. Conosciamo sempre meglio i cetacei del Golfo di Taranto e rimaniamo estasiati dall’importantissimo patrimonio naturalistico del “nostro” mare. Appena avvistato il raro Pulcinella di mare a bordo del catamarano eravamo entusiasti e la nostra prima preoccupazione è stata immortalare questo straordinario momento. Ancora più bello è stato condividere questa emozione con gli ospiti a bordo del nostro programma “ricercatore per un giorno” che permette a tutti di vivere con noi in mare una esperienza di citizen scienze».
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