Nella giornata del 6 novembre scorso, dieci studenti e studentesse del Liceo “De Sanctis-Galilei” di Manduria, accompagnati da una docente dell’istituto, prof.ssa Giusy Congedo, hanno aderito all’ottava edizione dell’International Cosmic Day (ICD), iniziativa organizzata da enti di Ricerca che operano nell’ambito della Fisica fondamentale come il CERN di Ginevra, DESY ad Amburgo e FERMILAB a Chicago.
Le attività dell’ICD, coordinate nel Liceo manduriano dal prof. Carmelo Cosimo Prisciano, funzione strumentale per l’orientamento e referente PLS (Piano Lauree Scientifiche), vedono ogni anno coinvolti più di 30 istituti in tutto il mondo e hanno lo scopo di approfondire le proprietà e il significato delle informazioni che ci arrivano dall’universo attraverso i raggi cosmici. Il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” e la sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno pertanto partecipato all’evento, coinvolgendo gli studenti pugliesi, durante il quale hanno messo a disposizione un piccolo rivelatore di raggi cosmici (CORAM) per uso didattico, che ha permesso a docenti e discenti di effettuare misure dirette del flusso dei raggi cosmici in funzione dell’angolo di osservazione.
Successivamente è stato effettuato un collegamento attraverso skype con studenti di altri istituti italiani e di tutto il mondo per discutere i risultati ottenuti, un po’ come avviene di solito durante le collaborazioni internazionali.
Gli studenti, e non solo, hanno potuto così ascoltare gli interventi dei ricercatori impegnati all’estero e discutere sull’argomento, rigorosamente in lingua inglese.
Tra le domande più ricorrenti: che cosa sono i raggi cosmici? Come si misurano? Da dove provengono?
I raggi cosmici sono particelle cariche e nuclei di elementi più o meno pesanti ad altissima energia, che provengono dallo spazio e bombardano in modo pressoché uniforme la terra Terra.
I raggi cosmici furono scoperti per la prima volta dallo scienziato Hess nel 1912 e si riescono a captare mediante dei rilevatori posti a svariate latitudini: in superficie, sotto il livello del mare, oppure in altura. Il più grande rilevatore presente sul nostro pianeta è situato in Argentina (Progetto Auger) e copre un’area di circa 3000 km².
Relativamente al terzo quesito, per quanto sia possibile ricavare informazioni riguardo il raggio cosmico primario, tuttavia risulta difficile stabilirne con certezza l’origine poiché, essendo particelle cariche, durante il contatto con il campo magnetico terrestre, la loro direzione viene deflessa e il raggio cade sulla Terra in un punto diverso rispetto alla sua provenienza originale.
A completamento dell’esperienza, inoltre, è stata utilizzata la camera a nebbia, dispositivo grazie al quale è possibile rilevare il passaggio dei raggi cosmici grazie alla traccia che le particelle lasciano del loro passaggio nel vapore saturo creato all’interno della camera. Tale dispositivo è stato interamente realizzato dagli studenti universitari del dipartimento leccese.
L’esperienza, che rientra negli appuntamenti di valorizzazione delle eccellenze nel campo della ricerca scientifica, promossi dalla Dirigente del Liceo, prof.ssa Maria Maddalena Di Maglie, ha coinvolto e entusiasmato i partecipanti e, in particolare, i liceali manduriani, protagonisti privilegiati di una iniziativa davvero “cosmica”.
Valentina Sammarco
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