“Il lungo abbraccio”, per Campomarino, per il mio territorio, per la mia terra che dura da 35 anni.
È il mio lavoro più sofferto, perché è il riassunto del tentativo di contribuire a migliorare i luoghi in cui viviamo, di lasciare qualcosa di bello senza necessariamente affannarsi a vivere con l’ossessione di dover solo e soltanto prendere o ricevere, ma è anche è soprattutto un ringraziamento a tutte quelle persone che mi hanno insegnato a prendermi cura della mia terra, ad amarla. A loro devo tutto!
Se ci soffermiamo un secondo a riflettere le cose, le persone o i luoghi che più amiamo capiamo subito che sono quelli che ci donano, o che ci hanno donato qualcosa.
Forse per rallentare questo imbarbarimento dovremmo adottare un piccolissimo principio:
Dona a gli altri ciò che vorresti fosse donato a te.
Forse.
Gionata Pesare
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