Un Nobel per lanciare un messaggio a Putin. Anche in letteratura. Il tempo della mediocrità si vive ovunque. Anche nei Nobel letterari. Non si smette mai di essere contro. Ovvero non si smette di pensareve di ESSERE Pensiero pesato e pensante.
Nobel alla letteratura. Bielorussa. Svetlana Aleksievic… E chi? Stalin e Putin? Siamo seri. Io dovrei osservare silenzio per la mia splendida esperienza in questi mesi che mi hanno arricchito nel dare un senso al mio “mestiere” di vivere. Sapevamo e sapevo che l’Italia era fuori dalle percentuali.
Ciò non ha nulla che a che fare con la decisione svedese. Ma diciamocelo tutta…
Non ha vinto la Letteratura per il Nobel. Ha vinto una strategia politico ideologica contro Putin. Leggendo la storia della giornalista (scrittrice) e i suoi messaggi anche recenti non è difficile dedurre ciò.
Un Nobel anti Putin. È la dimostrazione reale che le barriere tra comunismo e modello sovietico insistono e condizionano.
Oggi Putin è l’uomo forte che si contrappone alle debolezze dell’Occidente e fa paura agli estremismi islamici. Il suo scontro contro l’Isis resta centrale.
La SCRITTRICE ucraina e bielorussa (il caso) ha paragonato la politica putiniana al Fascismo. Oggi basta questo per essere al centro delle contraddizioni malevoli.
Credo che ancora mettere insieme comunismo e fascismo senza fare distinzioni è banale. Purtroppo siamo ancora in questa stanza buia. La debolezza domina le menti che vibono di leggerezza. Siamo ad una scrittura oltre l’estetica del linguaggio.
Questo comunque sarebbe un altro discorso. La realtà è che si trascurano scrittori come Kundera, Adonis, Roth per premiare il registro della movimentazione ideoligica. Un Premio anti Putin. E la scrittrice chi è? Io sto con Putin. Non con Obama o la Tedesca.
Pierfranco Bruni