Rinnovato il coordinamento regionale di “Città del Vino“. L’associazione, che in Italia raggruppa circa cinquecento comuni ed enti locali, caratterizzati dalla presenza di vini a denominazione controllata, rappresenta un punto di riferimento importante nel panorama nazionale enogastronomico.
Alla riunione di qualche giorno fa, che si è svolta a Sava, hanno preso parte il direttore generale dell’associazione, Paolo Benvenuti, insieme ad Antonio Cavallo, ambasciatore delle Città del Vino e già vice presidente nazionale della stessa associazione, oltre al conigliere comunale di Sava Mario Mancino .
All’unanimità degli amministratori presenti, è stato eletto nuovo coordinatore regionale il sindaco di Sava, Dario Iaia. A comporre la giunta regionale, sono stati chiamati l’assessore Carmine De Lorenzo del comune di San Pancrazio Salentino, al quale è stato conferito anche l’incarico di vice coordinatore, l’assessore Michele Rizzo del comune di Lizzano (per l’occasione accompagnato dal consigliere Andrea Simone), il sindaco di Torricella, Michele Schifone, e Aldo Marinelli, assessore di Carosino.
Al funzionario dell’ufficio agricoltura del comune di Sava, Giovanni De Santis, è stato affidato l’incarico di coordinamento tecnico della struttura neo eletta. Il dibattito che ha caratterizzato l’incontro è stato molto articolato e partecipato. Tutti gli intervenuti hanno espresso l’auspicio di un rilancio dell’associazione in Puglia, con una particolare attenzione da riservare alla promozione del territorio sotto l’aspetto eno-gastronomico, turistico e culturale.
Promozione che, nelle parole del neo coordinatore Iaia, deve passare anche da eventi che hanno riscosso buon successo, come “Calici di Stelle”, a Sava, la Sagra del Vino di Carosino, Agritur a Lizzano, ed altri.
“La nostra zona territoriale e mi riferisco a quella dei vigneti di primitivo ha assunto negli anni, un ruolo chiave nello sviluppo economico di questo territorio. Tante grandi aziende stanno investendo nel settore e tanti piccoli produttori, giovani soprattutto, hanno puntato sulla qualità del vino. Noi, come istituzioni, abbiamo il dovere di essere accanto a loro, favorendone la visibilità, tramite eventi promozionali e strategie di marketing. In questa maniera, possiamo aiutare il settore anche nel creare nuova occupazione”, è il commento del neoeletto coordinatore regionale, Dario Iaia.
“L’obiettivo dell’associazione – così come viene precisato nella homepage di Città del Vino.it – è quello di aiutare i Comuni, con il diretto coinvolgimento di Ci.Vin srl, sua società di servizi, a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Un esempio concreto è l’impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, qualità dell’offerta diffusa nel territorio ad opera delle cantine e degli operatori del settore. Il turismo rurale nelle Città del Vino è in crescita costante. Con oltre 3 miliardi di euro di fatturato stimati e circa 5 milioni di enoturisti (secondo i rapporti annuali dell’Osservatorio sul turismo del vino), l’enoturismo si pone al centro delle politiche di crescita locale. È questa una forma di turismo di esperienza che privilegia la sostenibilità, l’incontro con il territorio, e la conoscenza diretta dei suoi protagonisti: i vignaioli e la gente che qui lavora e vive”.
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