Sei scatti che scandiscono i dodici mesi di un calendario solidale, che vede protagonisti sei amici a quattro zampe (scelti tra la popolazione canina di circa 80 unità di proprietà del comune), ciascuno al fianco di un cittadino del centro jonico-tarantino per testimoniare l’ancestrale amicizia tra uomo e cane e, soprattutto, per incoraggiare la possibilità di una relazione pacifica e amicale con questi fidati amici, capaci di offrire compagnia discreta e affettuosa riconoscenza a chiunque dia loro un po’ di attenzione. E c’è, quindi, don Antonello, il parroco di Maruggio, che passeggia con Birillo sulle parole di Ildegarda di Bingen e che ci ricorda che se “date all’uomo un cane e la sua anima sarà grata”; ma c’è anche il Consigliere Comunale De Rubertis, un ospite dello Sprar di Maruggio ed un volontario della polizia locale. La parola d’ordine è integrazione.
«Con il calendario vogliamo fare comprendere quanto dietro ad un cane randagio si nasconda il più delle volte un amico che facciamo finta di non vedere, un animale da integrare e non da scacciare in malo modo, un essere indifeso cui non diamo da bere quando ha sete o non diamo riparo quando ha freddo» – spiega il sindaco Alfredo Longo – «Gli “Altri Maruggesi” sono loro, questi compaesani quadrupedi che passeggiano insieme a noi per i vicoli del centro, che dormono agli angoli delle strade, che silenziosamente cercano riparo sotto la pioggia o elemosinano un pezzo di pane guardandoti negli occhi a testa bassa».
Il randagismo non si combatte con le gabbie di ferro. Le politiche di adozione e di integrazione nei quartieri possono essere un buon deterrente all’abbandono. Di questa idea, l’amministrazione comunale di Maruggio che presenta il suo calendario 2016 con dei protagonisti d’eccezione: gli “Altri Maruggesi”, ovvero i cani randagi che circolano sul territorio comunale. L’obiettivo è promuovere, per l’anno appena entrato, la campagna di sensibilizzazione per i diritti degli animali “miFidodite” sostenuta e voluta dall’Amministrazione Longo per dare una risposta all’emergenza sociale del fenomeno.
Ma se il calendario è lo strumento più umano per diffondere la cultura dell’integrazione degli animali, l’amministrazione Longo ha messo a punto una serie minuziosa di buone pratiche per contrastare il fenomeno del randagismo educando in primo luogo l’uomo e soddisfacendo, quindi, i bisogni primari del cane. Nuove cucce per i cani di quartiere, l’anagrafe canina dei randagi, un impianto di stabulazione libera che permetta agli animali di sgambettare, un parco per poter passeggiare liberamente, le campagne di adozione nei canili, un corso per la formazione di volontari, si andranno a sommare alle campagne di sterilizzazioni e microchippatura, al regolamento sul benessere degli animali già approvato in Consiglio Comunale, ai “Bau bar” già presenti nelle strade per garantire l’abbeveramento e alle spese ingenti che, ogni anno, la città di Maruggio sostiene per mantenere la popolazione di cani nei canili convenzionati. Insomma, il senso di civiltà di una comunità si misura anche dal gradi di convivenza civile tra l’uomo e gli animali.
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