MANDURIA – Si svolgeranno oggi pomeriggio i funerali di Salvatore Lochi, il pensionato manduriano morto dopo 45 giorni di agonia per le ferite riportate nella propria abitazione in via Salento.
Ieri, invece, c’è stato l’interrogatorio di garanzia del suo aggressore, il ventiseienne rumeno, Catalin Costel Neacsu, arrestato una settimana dopo l’accoltellamento dopo che gli investigatori della polizia di Manduria, grazie anche ad intercettazioni ambientali, avevano messo alle strette lui e la moglie sino alla confessione del delitto. Ora però, lo si è capito ieri, la linea difensiva dei suoi avvocati, Lorenzo Bullo e Erminio Marsella, è cambiata decisamente. Probabilmente la tesi che vuole sostenere la difesa è che il loro assistito quella sera non avrebbe avuto l’intenzione di uccidere premeditatamente l’amico pensionato, con il quale poco prima si era trattenuto a parlare in cucina, ma che tutto sia stato frutto di una discussione trasformata in aggressione degenerata poi nella maniera più violenta.Provare questo significherebbe trasformare l’imputazione dall’attuale omicidio volontario a quello più blando di omicidio preterintenzionale o colposo. Molto potrà dire in proposito il risultato dell’autopsia il cui referto deve ancora essere consegnato al pubblico ministero, Mattei Di Giorgi che conduce l’inchiesta.
Fernando Filomena
Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!