sabato 23 Novembre, 2024 - 11:47:17

Il silenzio scopre nuovi orizzonti


C’era un tempo e un luogo, più di ogni altro, in cui i cittadini amavano recarsi con frequenza per far comprendere le proprie ragioni. Quel luogo era il Palazzo municipale. Quelle antiche e gloriose scale, che portano ancora nella “stanza dei bottoni”, erano un salire e scendere di gente per incontrare la Speranza. Era anche il luogo ecumenico per andare a confessarsi.

Oggi quel Palazzo è stato soppiantato dalla piazza virtuale, divenuta un coacervo di cervelli in cerca di esibizionismo fine a se stesso. Ma… al di fuori di quel Palazzo e oltre quella piazza virtuale, c’è una maggioranza silenziosa di cittadini che ha rinunciato da tempo a incontrare la Speranza. Ha rinunciato da tempo a quella fiduciosa attesa per ottenere un “bene desiderato”, che quanto più è desiderato tanto più è colorato di timore o paura per la sua mancata realizzazione. C’è una composta e dignitosa maggioranza che preferisce stare lontano dal Palazzo e dalle piazze. Preferisce il silenzio anziché urlare in faccia al mondo la propria povertà.

Nel fluire dei miei anni (che non sono pochi) ho udito tanto di quel chiasso lungo i corridoi di quel Palazzo che avverto ancora oggi il fragore metallico delle sciabole, i tuoni e le urla dei tanti sindaci che ho conosciuto, e i fulmini e le saette dei miei concittadini, in particolare dei povericristi in cerca di lavoro. Il silenzio di tanti giovani sta cambiando, sia pure lentamente, il loro modo di comunicare. Non sono pochi quei giovani che preferiscono il silenzio alle urla. Il loro silenzio è diventato il loro compagno di viaggio, il loro amico fidato. Perché il silenzio non tradisce mai. Sono tanti i papà di quei giovani, oramai divenuti anziani (molti dei quali non sanno cosa sia la piazza virtuale), che hanno perduto la Speranza per i propri figli. Quei papà e i loro figli preferiscono tacere perfino quando vengono tirati in ballo senza alcuna ragione. Preferiscono tacere sui numerosi argomenti che possono, più o meno, interessare la nostra comunità. Il loro tacere è divenuto un piacere ma anche un bisogno. Hanno piacere e bisogno di stare in silenzio in un luogo che non sia il Palazzo e neppure la piazza virtuale.

Tempo fa scrissi: «C’è chi ritiene il silenzio la rappresentazione dell’avvilimento o della viltà. Nulla di più errato. Il silenzio allontana le false rappresentazioni e ti allontana dalle facili disinformazioni. Il silenzio non conduce alla paura ma può far paura. Fa paura a chi non ti ama o non sa amare. Il silenzio è ascoltare senza pregiudizi, senza azioni o reazioni sconsiderate, senza luoghi comuni o slogan prefabbricati. Il silenzio non è immobilismo ma alta tensione. E’ energia in corso di produzione. E’ energia vulcanica in fase di pre-eruzione. Il silenzio aiuta a scoprire “nuovi Orizzonti”, “nuove Terre”, “nuove Identità”. Aiuta a costruire “nuove sintesi”. Il silenzio è preludio».

Tonino Filomena

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Notizie su Tonino Filomena

Tonino Filomena
Antonio Paolo Filomena (detto Tonino), è nato e vive a Maruggio (Taranto). Scrittore e storico. Ha conseguito la laurea in Scienze Politiche e Master in Finanza e Contabilità degli Enti Locali. Già Dirigente Area Affari Generali del Comune di Maruggio (Ta) e Funzionario Giudiziario Tribunale Taranto - Ufficio Giudice di Pace di Manduria (Ta). Già Segretario-tesoriere del Comitato nazionale per la tutela e valorizzazione della lingua e dei patrimoni culturali delle minoranze etnico-linguistiche in Italia (2004-2007) e del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Sandro Penna (2006-2008). Organizzatore di eventi culturali, coordinatore e relatore di numerosi convegni di studio e Premi Nazionali alla Cultura, per il cui impegno ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Letterario Nazionale Saturo d'Argento per la storia locale e la medaglia al merito conferita dal Centro Studi Melitensi del Sovrano Militare Ordine di Malta. E' Presidente regionale (Sez. Puglia) del Sindacato Libero Scrittori Italiani. Membro della Società di Storia Patria per la Puglia (Sez. Taranto). Testimonial del Comitato Nazionale Tecnico Scientifico “No Lombroso” di Torino. Componente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Manlio Sgalambro. Ha pubblicato: Sindacalismo Fascista (2000). Maruggesi nel primo Novecento (2001). Il relitto della Madonnina (2004). Guida a Maruggio dentro e oltre la storia (2006). Paese nostro povero ma bello (2009). Attacco a Maruggio 13 giugno 1637 (2010). Gli occhi della memoria (2011). Nel ventre della Balena Bianca (2012). Così parlò Bilbo (2013). Il soldato contadino (2015). L’infanzia perduta (2018). Il canto della nostalgia (2020). La bellezza dell'attimo (2021). Memorie di un Topo di Fogna (2023). Suoi contributi in: Maruggio nel solco dei secoli: il medioevo di Av. Vv. (1997). Marcello Gigante il sentimento della grecità e il Mediterraneo di Aa.Vv. (2003). San Francesco di Paola di P. Bruni (2003). Oltre la foresta – L’estetica della politica di P. Bruni (2005). Etnie – Popoli e civiltà tra culture e tradizioni di Aa.Vv. (2005). I calabro-greci. Chi sono? di Aa.Vv. (2005). Scanderbeg tra letteratura e radici mediterranee di Aa.Vv. (2006). Sui passi della Magna Grecia di Aa.Vv. (2006). Maschere sotto la luna, J. Contijoch di N. De Giovanni (2006). Un Bene Culturale per Comunità di Aa.Vv. (2006). D’una o dell’altra riva di questo mare di Aa.Vv. (2006). L’inquietudine del vivere di Aa.Vv. (2007). Solo uno sguardo io vidi… di Aa.Vv. (2007). Maruggio: la tua Terra, il tuo mare (2007). Oltre l’incompiuto – Letteratura e Risorgimento per una nuova idea d’Italia di Aa.Vv. (2011). Alessandro Manzoni – La tradizione in viaggio di Aa. Vv. (2023). Suoi interventi su: Rai1, Rai2, Rai Puglia e testate giornalistiche nazionali.

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