Non si è fatta attendere la riposta del sindaco Dario Iaia sul caso di Daniele Dragone, il giovane tetraplegico di 40 anni da 23 anni allettato. Il primo cittadino risponde con durezza alle accuse lanciate dai familiari del giovane, dopo la pubblicazione dell’intervista di Mimmo Carrieri su alcune testate locali e condivisa sul social Facebook. Proprio dal profilo personale di Facebook Dario Iaia ha risposto pochi minuti fa «… nessun abbandono, … sono a disposizione di Daniele, così come lo sono sempre stato, anche in passato»
Dario Iaia su facebook:
Dopo il caso Lomartire ( Sciacallo), Condasco, ora ecco quello Dragone. Come al solito, clamore attorno alla notizia e tutti a dire ” vergogna ” ed ad emettere sentenze. Cari amici, fate attenzione a questi novelli Robespierre. Per esempio, nel caso Dragone, hanno dimenticato di dire che, il Comune lo scorso anno è intervenuto direttamente presso la casa di Daniele, utilizzando un finanziamento regionale, inviando operatori che hanno prestato servizio e che alla famiglia sono stati offerti i servizi dell’Adi ( assistenza domiciliare integrata) e della Sad, rifiutati dalla stessa in quanto per usufruirne, a causa del reddito, avrebbe dovuto integrarne una parte della spesa. Quindi, nessun abbandono, anzi, ferme restando le competenze sanitarie che sono dell’Asl. Per il resto, sono a disposizione di Daniele, così come lo sono sempre stato, anche in passato, quando, più volte, sono stato a casa della famiglia Dragone.
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