Il questore di Taranto, Enzo Mangini, ha disposto il divieto di svolgimento di manifestazioni “sotto la prefettura e nelle relative adiacenze” in occasione del vertice istituzionale programmato per domani sulla vertenza Ilva, a cui parteciperanno i ministri Clini e Passera. L’incontro si terrà in Prefettura a partire dalle 11.30. Per per l’intera giornata sarà vietato il transito e la sosta dei veicoli nei pressi del Palazzo del Governo e nelle aree circostanti. Non saranno consentiti neanche cortei. Le manifestazioni pubbliche già preannunciate sono due. Quella che si preannunciava più massiccia è stata promossa dal ‘Comitato lavoratori e cittadini liberi e pensanti’ e vi hanno aderito molte delle associazioni che da anni si battono a Taranto contro l’inquinamento dell’Ilva (tra le prime Peacelink e ‘Donne per Taranto’). Il ‘Comitato’ preannuncia dalle 8.30 un corteo dietro l’Apecar, che è già divenuto il simbolo della battaglia per “il risveglio di Taranto”, fino alla prefettura o alla adiacente piazza Vittoria: una “grande manifestazione pacifica”, anche con i bambini, per “dire grazie al gip Todisco” – annunciano i promotori – e per protestare contro il fatto che “per la prima volta ministri della Repubblica italiana saranno a Taranto non per tutelare i diritti dei cittadini e dei lavoratori ma per salvaguardare gli interessi dell’Ilva, continuando a fare pressioni antidemocratiche nei confronti della Magistratura”. Un’altra manifestazione era stata preannunciata da Legambiente: un presidio sotto la prefettura “per dire ai ministri Clini e Passera che Taranto non accetterà colpi di spugna sulla vicenda Ilva né che venga calpestata la sua dignità”.
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