TARANTO – Nuova morte bianca all’Ilva di Taranto, e scoppiano di nuovo le polemiche. I sindacati proclamano lo sciopero immediato e ricordano che l’ultimo incidente all’Ilva, anche questo mortale, si era verificato a novembre dell’anno scorso, quando un altro operaio – Cosimo – era rimasto schiacciato da un tubo. Ma l’Azienda ribatte: “Applicate tutte le norme di sicurezza”.
L’ operaio morto si chiamava Giacomo Campo, era di una ditta dell’appalto, la Steel Service con sede legale a Manduria. L’incidente sul lavoro è avvenuto nel reparto Afo4 dell’Ilva di Taranto. Dalle prime informazioni trapelate, pare che stesse operando sul nastro trasportatore quando la parte finale di un contrappeso avrebbe ceduto facendo precipitare un carrello che ha schiacciato l’uomo. Sul posto, ispettori del lavoro, carabinieri e vigili del fuoco. Il corpo dell’operaio è ancora incastrato nel nastro trasportatore.
L’azienda, applicate tutte le norme di sicurezza – Sono state “applicate tutte le misure di sicurezza” nelle operazioni che erano in corso nell’Afo 4 dell’Ilva dove questa mattina si è verificato un incidente nel quale è morto un giovane operaio, Giacomo Campo. L’Ilva in una nota spiega che “il nastro, risultato danneggiato a seguito di un taglio longitudinale, era stato fermato nella notte per consentire l’intervento di riparazione”. “Come da procedura aziendale, il nastro è stato preventivamente messo in sicurezza ed è stato privato di alimentazione elettrica. Nonostante l’applicazione di tutte le misure di sicurezza, durante le attività di rimozione del materiale ferroso – aggiunge l’azienda – che si era depositato sul rullo di invio, effettuate dall’operatore con un tubo aspirante, il nastro si è attivato e lo ha trascinato”. Attualmente sono incorso accertamenti per approfondire le cause dell’incidente. L’azienda esprime “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Giacomo Campo e a tutti i suoi cari”.
I sindacati: Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto hanno proclamato uno sciopero dei lavoratori dell’Ilva a partire dalle 12 di oggi (per il secondo e terzo turno di otto ore) fino alle 7 di domani. Attacca il segretario generale della Fim-Cisl Marco Bentivogli: “E’ assurdo, inaccettabile, una vergogna per tutto il Paese morire di lavoro nel 2016”. L’ultimo incidente mortale all’Ilva si era verificato a novembre dell’anno scorso, quando un altro operaio – Cosimo – era rimasto schiacciato da un tubo: non è passato neanche un anno e si è verificato di nuovo, “un’altra morte innocente e un’altra famiglia distrutta”.
Mattarella: “Inamissibile l’assenza di tutele sul lavoro” – “Ogni morte sul lavoro costituisce una ferita per l’Italia e una perdita irreparabile per l’intera società. Non è ammissibile che non vengano adeguatamente assicurate garanzie e cautele per lo svolgimento sicuro del lavoro”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver appreso la notizia dell’incidente in cui è morto il giovane operaio a Taranto.
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