
La procura di Taranto ha disposto il sequestro preventivo senza facoltà d’uso dell’Altoforno 2 dell’Ilva, il reparto in cui l’8 giugno scorso è stato investito da un getto di ghisa incandescente il 35enne operaio Alessandro Morricella, morto a Bari dopo quattro giorni per le gravi ustione riportate sul novanta per cento del corpo. Custode dell’impianto, a quanto si è appreso, sarà Barbara Valenzano, già custode giudiziario degli impianti dell’area a caldo nominata dal gip Patrizia Todisco nell’inchiesta sfociata nell’arresto dei vertici dell’Ilva. Inizialmente i tecnici dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl) avevano imposto 60 giorni di tempo all’Ilva per ”adottare tutti i provvedimenti necessari atti ad evitare pericolose esposizioni del personale alle proiezioni di metallo fuso durante le operazioni di colaggio dell’altoforno”. Sono 10 gli indagati per cooperazione in omicidio colposo.