Una serata unica e indimenticabile e importante anche sul piano didattico si è svolta, in un teatro completamente stracolmo, a Grottaglie che ha visto protagonista Pierfranco Bruni, come punto di riferimento, il quale ha parlato del Novecento letterario italiano e oltre confine.
Un evento istituzionale organizzato dagli Istituti scolastici De Amicis di Grottaglie e Casalini di San Marzano di San Giuseppe. Entrambi gli Istituti sono diretti magistralmente da Maria Teresa Alfonso.
Dopo il saluto dei sindaci Caló e Tarantino, rappresentanti delle due cittadine, che hanno dato il patrocinio insieme alla Provincia di Taranto, e la brillante esecuzione del tenore Aldo Gallone e del soprano Ida Pagliarulo, è iniziato il colloquiare di Pierfranco Bruni con l’introduzione della stessa dirigente Alfonso e il coordinamento del docente Giorgio Rosso, che hanno posto robuste domande allo scrittore.
Durante il dialogare sono state proiettate le immagini, in un progetto curato dalla giornalista Stefania Romito, riguardanti personalità del Novecento letterario che hanno rappresentato le linee della letteratura raccontata da Bruni.
Infatti al Teatro Monticello, in una serata piacevolissima, si è riscritta la storia letteraria del Novecento con punti di snodo che vanno da Grazia Deledda al Pirandello delle etnie al D’Annunzio censurato dal mondo cattolico, sino a definire la linea che va da Cesare Pavese ad Alberto Bevilacqua, attraversando scrittori completamente ignorati dalla critica scolastica che rispondono ai nomi, ben sottolineati, come Giuseppe Berto, Raffaele Carrieri, Rocco Scotellaro, Renato Serra, Giuseppe Papini, Giuseppe Prezzolini e la linea del tradizionalismo del pensiero forte nicciano.
Bruni ha posto l’accento sul fatto che non esiste una “storia collettiva”, una invenzione prettamente ideologica, bensì una storia individuale e un immaginario individuale e non “globale”.
Gli scrittori segnati da Bruni pongono l’accento su una visione metafisica e non realista. “Perché soltanto la metafisica e il mito, ha detto Bruni, possono incontrarsi con la parola della letteratura”.
Un percorso stimolante al quale i docenti dovrebbero guardare con molto coraggio e saggezza. “I docenti, ha ribadito Bruni, non possono affidarsi a dei testi antologici bugiardi che si affidano ad un pensiero unico”.
La serata è stata seguita con attenzione e vissuta con molta attrazione, anche quando Bruni ha puntato su alcune provocazioni culturali come quelle di rifiutare le antologie che descrivono come grande letteratura solo quella scritta storicamente dai vincenti.
Una vera e propria lezione che ha legato la letteratura alla filosofia. L’evento ha visto come partner il ministero dei beni e delle attività culturali e anche la biblioteca nazionale di Cosenza.
“Il progetto di questo viaggio nella letteratura che punta alla bellezza e al mistero, ha cesellato Bruni, e non alla leggerezza, continuerà con altri incontri che toccheranno anche Paesi esteri”.
Una serata di vera cultura.
La responsabile dello Sportello linguistico di San Marzano Marisa Margherita ha dichiarato: “Una serata da replicare, in cui due comunità si sono incontrate per parlare di Letteratura del ‘900, con un grande maestro. Complimenti per il grande entusiasmo, per l’ impeccabile organizzazione e per come siete riusciti a rendere popolare un tema spesso considerato ostico e poco interessante, sono rimasta senza parole, ho visto i ragazzi prendere appunti e fare domande ai docenti…. Che dire tutto perfetto. Che bella scuola!”.
Grottaglie ha visto rivoluzionata la storia della letteratura del 900, con il pensiero forte di Pierfranco Bruni, grazie alla coraggiosa visione delle due scuole rette da Maria Teresa Alfonso, tutto in nome di una verità storica da proporre a docenti e allievi.
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