Nell’ambito dei percorsi di educazione all’imprenditorialità, nella mattinata del 27 aprile si è tenuto, nel teatro del Liceo “De Sanctis-Galilei” di Manduria, un incontro tra gli studenti delle quinte classi e l’imprenditore Arturo Prisco, nativo di Avetrana ma residente in Germania, celebre in Europa per aver creato un impero del tessile che ora rifornisce con i suoi pregiati prodotti tutti i più grandi marchi della moda mondiale, da Louis Vuitton a Hugo Boss, a Giorgio Armani.
Guidato dal giornalista de La Voce di Maruggio Fernando Filomena, moderatore dell’evento, Prisco, che per via del lavoro del padre nella Guardia di Finanza ha trascorso nella città salentina solo i primi due anni della sua vita, per poi trasferirsi in Brianza, ha spiegato ai ragazzi di non provenire da una famiglia facoltosa e di aver costruito da sé la sua fortuna, partendo da un lavoro modesto ma dignitoso: la vendita porta a porta di enciclopedie. Questo però gli ha fatto acquisire grandi capacità comunicative, permettendogli allo stesso tempo di percepire interessanti guadagni, al punto da insospettire suo padre, che in un primo momento sembrava dubitare sulla provenienza delle sue entrate.
Ad assecondare la sua fortunata sorte è giunto, inoltre, un amore giovanile per ragazza tedesca, incontrata per caso, che anni dopo sarebbe divenuta sua moglie: per raggiungere l’amata e coronare il suo sogno d’amore, infatti, è stato costretto a imparare il tedesco, studio che poi gli è tornato utile quando fu chiamato in qualità di rappresentante per il Lanificio Raffaello in Germania. Partendo da lì e senza sapere assolutamente nulla di tessuti, ha realizzato, grazie alle sue doti di caparbio comunicatore, un’incredibile ascesa che in pochi anni lo ha portato a essere un abile imprenditore, nonché principale promotore della ricostruzione di un elegante quartiere a Dresda, dopo la distruzione causata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
La sua idea vincente è stata quella di mettere assieme le competenze dei tecnici italiani e l’energia degli investitori tedeschi, che quindi hanno tratto un vantaggio reciproco e hanno dato vita a una grande azienda che, oggi, può vantare clienti di fama mondiale.
Durante il suo racconto autobiografico, Prisco ha esortato gli studenti intervenuti a non aver paura di rischiare e a lasciarsi tutto alle spalle per lanciarsi in nuove avventure, invitandoli anche a partire fuori dall’Italia, al fine di conoscere meglio le tante realtà che ci circondano e di portare lo “spirito italiano” all’estero, non disdegnando le opportunità di fare carriera, anche se all’inizio ci si può sentire impreparati. Ha, inoltre, evidenziato l’importanza di conoscere le lingue straniere, che sono state per lui un fattore determinante per affermarsi nel mondo del lavoro e soprattutto lo hanno aiutato ad individuare con più facilità i desideri dei suoi clienti, la cui soddisfazione è conseguenza prima del successo raggiunto.
L’incontro si è, poi, concluso con le domande spontanee rivolte all’imprenditore dagli studenti, che hanno dimostrato di essere fortemente interessati alla storia di Prisco, il cui solido impegno, unito ad una sana ambizione, può essere certamente d’ispirazione a tutte le nuove generazioni desiderose di costruire al meglio il loro futuro.
Alessandro Francesco Doria
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