“Soltanto la cultura potrà salvare il Sud dell’Italia”. È una sottolineatura espressa da Pierfranco Bruni nel corso di un convegno dedicato a “Impegno politico e processi culturali” svoltosi recentemente in Calabria.
“Ma abbiamo bisogno di una cultura che la smetta di ragionare con il moralismo dei ben pensanti. Dobbiamo avere la capacità di sviluppare una etica delle culture attraverso pensatori che abbiano la forza di puntare al futuro e di qualificare i territori con generazioni che abbiano le palle sotto proprio sul piano formativo e dello spessore culturale”. Discutendo di politica e cultura Pierfranco Bruni ha evidenziato: “Non basta cambiare una classe generazionale in politica per tentare di puntare ad un futuro moralmente attrezzato ed eticamente adeguato. Abbiamo bisogno di una classe di giovani che sia in grado di conoscere la grammatica della cultura, anzi delle culture”.
Rincarando ha poi sottolineato: “Non basta essere giovani. Io porrei al primo posto la cultura. Colti e giovani e non giovani in cerca di cultura”.
Una visione che ha aperto un’ampia dialettica che ha visto Bruni protagonista in una Lectio Magistralis di alto livello.
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