Oggi è stato celebrato il momento tanto atteso con il taglio del nastro per l’inaugurazione del “Museo dell’Archeoplastica” a Campomarino di Maruggio. La cerimonia si è svolta in presenza del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, il senatore Nello Musumeci, conferendo un rilievo istituzionale all’importante iniziativa.
«Bisogna preservare la tradizione legata anche alla civiltà del mare. Oggi il Mediterraneo è cambiato, – commenta il Ministro su Facebook – non è più il mare di frontiera che abbiamo conosciuto qualche anno fa. È un mare che unisce, che aggrega, ed è importante allora un approccio culturale diverso a cominciare anche dalle scuole elementari.
Oggi sono intervenuto a Campomarino di Maruggio (Taranto) per inaugurare il Museo dell’archeoplastica, il museo degli antichi rifiuti spiaggiati, un’iniziativa del Comune e di Legambiente.
Pr essendo una Nazione, – continua Nello Musumeci – forse l’unica in Europa, nata nel mare, per il mare e con il mare, non abbiamo una profonda coscienza marinara, ecco perché il governo ha voluto un ministro per le Politiche del mare, tenuto anche conto della necessità di fare di questo elemento straordinario della natura un motore di crescita, soprattutto delle regioni del Sud Italia.
La Puglia, la Campania, la Calabria, la Sicilia, hanno tantissimo da esprimere. Mancano posti barca, possiamo crescere nella nautica, la cantieristica è invidiata in tutto il mondo. Servono infrastrutture e serve soprattutto la capacità di salvaguardare questo mare che un po’ per gli sversamenti delle vecchie navi, un po’ per il cambiamento climatico, un po’ per la gran massa di plastica presente, rischia di essere seriamente compromesso.
Le politiche territoriali per la tutela del mare possono andar bene, ma dobbiamo necessariamente parlare di più alla gente e spiegare quali sono gli anelli deboli e gli anelli forti della filiera. Proteggere il mare, proteggerne la fauna ittica – conclude il Ministro – significa non solo difendere l’ambiente e quindi la biodiversità, ma paradossalmente significa anche sostenere l’economia di chi vive di mare e nel mare».
Questo nuovo spazio museale rappresenta un passo significativo nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica riguardo al problema dell’inquinamento da plastica e promuove un approccio più consapevole e responsabile nei confronti di questo materiale così onnipresente nella nostra società moderna. L’edificio è stato realizzato all’interno della storica torre costiera “De Molini” situata a Campomarino, conferendo un fascino intrinseco all’intero progetto.
La principale finalità del museo è quella di offrire una piattaforma attraverso cui è possibile esplorare le problematiche legate all’inquinamento da plastica. Questo obiettivo è raggiunto attraverso l’esposizione di una vasta gamma di manufatti in plastica che sono stati spiaggiati e recuperati dalla costa. Ogni oggetto in mostra racchiude storie uniche e significative legate al loro utilizzo originale e alle loro peripezie in mare, raccontando così la complessa relazione tra l’uomo e la plastica.
L’iniziativa è stata promossa con grande dedizione dall’Amministrazione Comunale guidata da Alfredo Longo, il cui impegno è stato documentato attraverso il “Diario di bordo del Sindaco“. L’assessore all’Ambiente ed Ecologia, l’onorevole Giovanni Maiorano, ha giocato un ruolo fondamentale nel portare avanti questo progetto ambizioso, dimostrando una sensibilità ecologica e un impegno per la preservazione dell’ambiente.
La collaborazione strategica con Enzo Suma, il creatore del concetto di Archeoplastica, e con il presidente del circolo Legambiente Maruggio, Gianfranco Cipriani, è stata un elemento chiave per il successo di questa iniziativa. Questi sforzi congiunti hanno consentito di creare un’esperienza museale coinvolgente che non solo informa e sensibilizza, ma che offre anche spunti di riflessione profonda sulla nostra relazione con l’ambiente marino.
L’inaugurazione del Museo dell’Archeoplastica rappresenta un passo importante nella direzione di una maggiore consapevolezza riguardo all’inquinamento da plastica e all’importanza di preservare il nostro prezioso ecosistema marino. Un impegno collettivo per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
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