All’alba di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manduria hanno arrestato per concorso in rapina pluriaggravata, porto e detenzione illegale di arma comune da sparo in luogo pubblico, alterazione di arma e ricettazione:
- MASSAFRA Alessandro, 20enne, di Manduria, censurato;
- MODEO Giulio, 20enne, di Manduria, in atto sottoposto agli arresti domiciliari per rapina;
un 19enne, di Manduria, all’epoca dei fatti ancora minorenne, attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Taranto per rapina.
Il MASSAFRA e il MODEO ritenuti responsabili di due rapine avvenute rispettivamente in San Pancrazio Salentino (Br) il 28.09.2013 e a Cellino San Marco (Le) il 04.10.2013, mentre il 19enne ritenuto responsabile, in concorso con i due 20enni, solo della rapina avvenuta a Cellino San Marco.
L’operazione è stata eseguita su ordinanza di custodia cautelare in carcere del GIP presso il Tribunale di Brindisi, dott.ssa Paola LIACI, e del GIP presso il Tribunale dei Minori di Lecce, dott.ssa Addolorata COLLUTO, a seguito di un’articolata indagine diretta dalla Procura di Brindisi nella persona del Sostituto Procuratore dott. Raffaele CASTO.
L’indagine, veniva avviata il 04 ottobre del 2013 a seguito di una rapina perpetrata ai danni del supermercato Eurospin ubicato nel Comune di Cellino San Marco (Le), quando, due ignoti malfattori, travisati da passamontagna e armati di fucile a canne mozze, sotto la minaccia dell’arma si impossessavano della somma contante di 3.000,00 euro. I predetti, terminata l’azione delittuosa, si davano a precipitosa fuga a bordo di autovettura Opel Astra che, intercettata ed inseguita da una pattuglia dei Carabinieri, veniva abbandonata nel Comune di Trepuzzi (Le). I meticolosi rilievi eseguiti sul veicolo, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Lecce, permettevano di esaltare alcune impronte papillari e digitali nonché di recuperare l’arma utilizzata dai rapinatori, un telefono cellulare ed alcuni indumenti utilizzati dagli stessi per travisare il proprio aspetto fisico durante la rapina. Gli ulteriori accertamenti tecnici, eseguiti dai Carabinieri di Trepuzzi (Le) sulla sim card presente nel telefono rinvenuto, consentivano di risalire ad una donna di Manduria che, opportunamente escussa dai Carabinieri del posto, interessati dai colleghi di Trepuzzi, negava di aver mai avuto in suo possesso sia l’utenza che l’apparecchio. Tuttavia, l’esame dei tabulati telefonici eseguiti, su delega dell’A.G., dai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Manduria, consentiva di acclarare che l’utenza in questione era di fatto utilizzata dal 19enne in epigrafe, figlio di quest’ultima e all’epoca dei fatti minorenne.
Durante le indagini, grazie alla ricostruzione del traffico telefonico, i militari della città messapica, accertavano, altresì, l’esistenza di numerosi contatti telefonici, intercorsi nei giorni in cui era stata consumata la rapina del 04.10.2013, tra il 19enne ed altri giovani originari di Manduria, tra cui il MASSAFRA Alessandro ed il MODEO Giulio, sui quali già da tempo si era concentrata l’attenzione dei Carabinieri per l’ipotizzato coinvolgimento degli stessi in analoghi episodi delittuosi. A questo punto, l’attenzione degli investigatori si spostava, anche, sull’analisi dei filmati di un un’altra rapina, avvenuta il 28 settembre 2013, nel comune di San Pancrazio Salentino (Le), ai danni sempre di un supermercato Eurospin. Nello specifico, i militari rilevavano nelle caratteristiche fisiche degli autori, nel modus operandi, nell’arma utilizzata e negli indumenti indossati per il travisamento, numerose analogie con la rapina avvenuta a Cellino San Marco (Le), desumendo che, con tutta probabilità, le due azioni predatorie potevano essere state commesse dai medesimi soggetti. Lo studio e l’analisi dei tabulati telefonici in uso ai medesimi e dei filmati permetteva, inoltre, di acquisire altri importanti elementi indiziari a loro carico. Infatti, alcuni capi di abbigliamento indossati dai rapinatori sono risultati essere del tutto simili a quelli indossati, in varie circostanze, dai predetti, così come rilevato dalla visione delle foto pubblicate sul proprio profilo personale del social network Facebook. Fondamentali si sono poi rivelati gli esiti degli accertamenti tecnici eseguiti dal RIS e dalla 5^ Sezione Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Bari che dispone di un laboratorio di dattiloscopia, con competenza regionale, per l’esaltazione dell’impronte. Tali analisi hanno comprovato la perfetta coincidenza delle impronte digitali e papillari esaltate sulla carrozzeria del veicolo Opel Astra con quelle di MASSAFRA, MODEO e del 19enne ed inoltre l’esito degli accertamenti biologici sui campioni salivari appartenenti a questi ultimi ha consentito di dimostrare la perfetta compatibilità genetica con il profilo estratto dai reperti sequestrati ai rapinatori.
Le accurate ed articolate indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manduria hanno permesso di costruire un quadro investigativo chiaro circa le responsabilità penali da attribuire in capo ai predetti.
Gli arrestati, terminate le formalità di rito, sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Taranto.
Comunicato stampa dei carabinieri
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