Una scena perfetta la scena dell’impiccagione di Giuda Iscariota. La bravura dell’attore poco dopo è stata svelata: si stava consumando una vera impiccagione “il figurante era rimasto davvero appeso all’albero e stava soffocando sotto gli occhi di migliaia di persone ignare di tutto”.
La scena in cui l’apostolo Giuda Iscariota, dopo aver tradito Gesù, perseguitato dal rimorso e dalla colpa, decide di impiccarsi. Il dispositivo di sicurezza che doveva proteggere l’attore cinquantenne non ha funzionato e l’attore stava quasi per perdere conoscenza. Per fortuna dopo qualche minuto i colleghi e gli spettatori si sono resi conto che qualcosa non andava e che l’uomo non stava più recitando, ma stava realmente soffocando. Solo a quel punto sono scattati i soccorsi.
E’ quanto si legge sul Nuovo Quotidiano di Taranto.
“E’ successo l’altra sera, domenica 9 aprile, a Fragagnano, intorno alle 22, durante la rappresentazione sacra della Passione di Cristo. Uno degli eventi culturali più attesi della piccola cittadina sul versante orientale della provincia di Taranto, è stata rovinata da un incidente che per poco non è costato la vita a un cinquantenne del posto, uno dei duecento figuranti della «Passio Christi Freganianum», giunta quest’anno alla sua ottava edizione”.
Per fortuna qualcuno si è accorto di quel che stava accadendo. Soccorso appena in tempo prima di perdere i sensi, l’uomo è stato trasportato con l’ambulanza all’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria e da lì, per le gravi condizioni, al Santissima Annunziata di Taranto dove è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione. La prognosi è riservata ma non correrebbe pericolo di vita. Resta da verificare, però, quanto tempo è rimasto senza respirare e gli eventuali danni provocati al cervello per la mancanza di ossigeno. I carabinieri della stazione di Fragagnano hanno avviato le indagini del caso per capire la natura dell’incidente. Secondo quanto sarebbe stato possibile accertare, causa di tutto sarebbe stata la rottura del sistema di imbragaggio nascosto dietro la schiena che avrebbe dovuto tenere sollevato l’uomo impedendo la tensione del cappio attorno al collo. La struttura è stata comunque sottoposta a sequestro.” |
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