Nell’ambito di un’inchiesta sulla presunta violazione delle norme ambientali, i pubblici ministeri Mariano Buccoliero e Francesco Ciardo hanno emesso un ordine per l’acquisizione di documenti relativi alle emissioni presso la Ex Ilva di Taranto. I carabinieri del Nucleo Operativo ed Ecologico di Lecce hanno eseguito l’ordine, concentrando l’attenzione sulla zona cokeria e sui livelli di benzene.
La Gazzetta del Mezzogiorno ha riportato la notizia, sottolineando che l’iniziativa rientra in un’indagine che ipotizza reati di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose.
Negli ultimi mesi, segnalazioni periodiche di picchi di benzene sono state registrate da Arpa Puglia, sebbene i valori misurati non abbiano superato la soglia stabilita dalla normativa. Tali episodi hanno portato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, a emanare un’ordinanza di fermo dell’area a caldo lo scorso maggio, in attesa di interventi mirati a ridurre le emissioni. La questione, oggetto di ricorso da parte di Acciaierie d’Italia e Ilva in As, è attualmente sotto l’attenzione del Tar di Lecce. Quest’ultimo ha concesso la sospensiva, rimandando ogni decisione in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul tema del danno sanitario derivante dai livelli di inquinamento da benzene.
La situazione rimane delicata e in evoluzione, con le autorità che cercano di stabilire eventuali responsabilità e adottare misure adeguate per tutelare l’ambiente e la salute pubblica.
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