Nella serata di ieri, durante le attività di controllo del territorio, i militari del Comando della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Taranto hanno rinvenuto un ingente quantitativo di materiale esplosivo, verosimilmente destinato alla attività di pesca di frodo.
L’attività di polizia ha consentito di individuare l’esplosivo fabbricato in maniera artigianale, occultato in una zona della banchina Cariati, zona densamente popolata della città vecchia, con conseguente grave rischio per l’incolumità pubblica.
Il materiale esplodente era verosimilmente pronto per essere utilizzato in attività di pesca illegale con grave compromissione dell’ambiente marino.
La tecnica della pesca illegale con l’utilizzo di esplosivi, purtroppo diffusa a livello locale e particolarmente contrastata dalla Guardia Costiera, come recenti operazioni condotte con successo testimoniano, è la più devastante che possa essere utilizzata, in grado di distruggere l’ambiente marino in ampie zone di mare, uccidendo milioni di esemplari di pesci di tutte le taglie e tipologie, molti dei quali non sono neppure oggetto di raccolta, in quanto questa tecnica di pesca deve necessariamente realizzarsi nel minor tempo possibile, per sfuggire all’intervento delle forze di polizia, allertate anche dalle numerose segnalazioni che solitamente giungono alle rispettive sale operative.
Dell’attività condotta è stato immediatamente informato il Sostituto Procuratore di turno della Repubblica di Taranto che ha disposto la rimozione del materiale a cura degli artificeri dei Carabinieri, che dopo aver proceduto alle specifiche analisi hanno confermato le caratteristiche del prodotto ritrovato.
Sono in corso indagini per risalire ai responsabili della fabricazione e della detenzione degli esplosivi.
Non è purtroppo la prima volta che la Guardia Costiera di Taranto rinviene materiale esplosivo opportunamente occultato, pronto per essere utilizzato in questo tipo di attività illecita, che desta un elevato livello di allarme sociale, prova ne siano le numerose telefonate che sovente i cittadini fanno alla Sala operativa della Guardia Costiera di Taranto per denunciare la pesca abusiva con l’utilizzo di esplosivi, che tuttavia nel caso in esame aveva messo in serio pericolo anche l’incolumità pubblica per i rischi connessi all’occultamento del materiale esplodente in un luogo particolarmente frequentato della città vecchia.
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