Di prossima uscita un libro dal titolo: “Riforma Franceschini. Valorizzare le Culture promuovendole” di Pierfranco Bruni per conto del Sindacato Libero Scrittori Italiani e per i tipi di Pellegrini.
Si tratta di un Instant Book che attraversa il concetto di cultura e bene culturale alla luce della Riforma attuata dal Ministro dei Beni e attività culturali e il turismo Dario Franceschini con il pensiero scientifico e tecnico del prof. Giuliano Volpe, grande vesperto di patrimonio storico.
Pierfranco Bruni, storico di beni culturali e più volte rappresentante della cultura italiana all’estero, (già rappresentante del Ministero nell’Unesco) e studioso attento dei fenomeni socio – antropologici dei beni culturali con incarichi come esperto del Mibact, oltre ad essere un funzionario dello stesso dicastero, come archeologo direttore coordinatore, e si occupa da anni del Progetto delle Etnie e Mediterraneo con numerosissime pubblicazioni e notevoli risultati scientifici, avendo rivestito anche l’incarico di Presidente del Comitato Nazionale sulle Minoranze storiche, (diversi sono i suoi testi pubblicati proprio sul patrimonio storico e archeologico sino al commento del Codice dei beni culturali con il patrocinio del Mibact e l’attuale dibattito sulla Riforma Franceschini lo ha visto e lo vede protagonista, come esperto, nella valorizzazione e promozione della cultura italiana), propone una lettura importante della Riforma Franceschini sia dal punto di vista delle innovazioni amministrative sia nella interpretazione delle culture come fenomeni che devono confrontarsi con una progettualità che ha come riferimento la valorizzazione e la promozione, con l’obiettivo di considerare il bene culturale come vero sviluppo della Nazione.
Pierfranco Bruni, Vice presidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani (Sindacato che si è occupato e si occupa di culture dei beni culturali in un confronto costante con il Ministero) nel suo Instant Book, oltre a riprendere il discorso sviluppato con “Beni culturali. Risorse e identità” (2005 e successive edizioni) insiste sull’importanza della Riforma Franceschini puntando l’attenzione sia sulla autonomia dei Musei sia sulla geopolitica dei territori con la suddivisione delle Soprintendenze.
Nel suo testo sottolinea che “la Riforma è un vero punto di riferimento nella modernità delle culture senza mai perdere di vista le identità storiche, le civiltà di appartenenza, i radicamenti antropologici dei vari comparti dei beni culturali”.
Si tratta, secondo Pierfranco Bruni, con la sua esperienza oltre trentennale di collaborazioni con le Università italiane ed estere proprio nel campo dei beni culturali garantendo sempre il prestigio del Ministero, di una “ottimo modello per creare sviluppi comparati al sistema Italia proprio attraverso il legame risorse e vocazioni. L’intelligenza di Franceschini, dice Bruni, sta nel porre all’attenzione le culture senza creare compartimenti statici”.
Da questo punto di vista pone Bruni accanto al Ministro Franceschini nella difesa delle culture come modelli reali di economia delle risorse vocazionali.
“Riforma Franceschini. Valorizzare le Culture promuovendole” di Pierfranco Bruni è un testo che si apre a ventaglio sia sui beni culturali sia sulle culture come modelli di investimento.
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