In molti pensano che l’anonimato in Rete permetta di commettere reati informatici, come la diffamazione, restando impuniti. In realtà la Polizia postale è attiva sia nella repressione che nell’informazione e l’educazione all’utilizzo consapevole degli strumenti digitali e della Rete.
I poliziotti della Polizia postale di Savona in collaborazione con quelli di Genova e con il supporto del Servizio polizia postale di Roma, hanno identificato e denunciato 12 persone per aver insultato la campionessa di nuoto sincronizzato Linda Cerruti su un suo post Instagram, con commenti pesantemente diffamatori e sessisti.
Ad agosto dell’anno scorso, l’atleta di rientro da una straordinaria prestazione atletica ai Campionati europei che l’aveva portata a vincere otto medaglie, ha festeggiato postando sui social una foto in cui compariva in costume da bagno, in una classica posa del nuoto sincronizzato, esibendo le medaglie conquistate.
La foto, scattata sul molo di Noli, in provincia di Savona, città natale della campionessa, era stata ripresa da molte testate giornalistiche attirando numerosissimi commenti, molti dei quali così pesanti e pieni d’odio da portare Linda Cerruti a denunciare il fatto alla Postale.
Le indagini, alle quali hanno partecipato anche i Centri operativi per la sicurezza cibernetica di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lazio, Umbria e Sardegna, hanno permesso di identificare gli autori dei commenti. Tra questi un impiegato romano di 50 anni, un operaio veneto, due pensionati residenti in Lombardia, un dipendente pubblico quarantenne residente in Friuli Venezia Giulia e un trentenne, residente in Sardegna.
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