Si è svolto a Taranto, con successo l’evento dedicato a Leonardo Sciascia nel centenario della nascita, organizzato da Nobilissima Taranto e Museion soc. coop. presso la Biblioteca Acclavio, ricordando l’opera e il messaggio di Leonardo Sciascia a cent’anni dalla nascita.
Sciascia è stato ricordato non per celebrare un momento rituale, di cui peraltro stranamente nel corso di quest’anno molti consessi culturali e media nazionali si sono dimenticati. Ma i personaggi scomodi, anche se immensi nel loro valore culturale, si tenta spesso a dimenticarli, anzi si tenta troppo spesso di non fare i conti con il loro messaggio.
Sciascia lo si voglia o no non può essere relegato nel novero dei ricordi ma in un pezzo della nostra memoria, e dunque proprio perchè memoria, è un pezzo della nostra storia più recente. Sciascia non ha scritto solo storia o storie. Ha saputo leggere ciò che sarebbe stata la storia prima che la storia diventasse storia (dal “Giorno della Civetta:, alla :Scomparsa di Maiorana, all’ “Affaire Moro”).
Il suo sguardo è andato oltre ogni cronaca e ogni qualsiasi momento dando al concetto di destino il significato greco e illuminante tra ragione, appunto da ragionare e verità.
La Lectio su “Sciascia. La Ragione La Verità” è stata svolta da Pierfranco Bruni, autore di “Sciascia. Nient’altro che la verità” (Nemapress edizioni). Le letture dai testi di Sciascia sono state di Bruno Peluso e Adriana Capuano che hanno declamato alcuni passi delle principali opere dello scrittore. Ha introdotto e coordinato Nello De Gregorio. Intensa serata in cui la rilettura di Sciascia ha permesso di contestualizzare un Novecento tra letteratura e scrittura, tra tradizione manzoniana e pirandelliana e modello culturale contemporaneo.
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