Tra tradire e rinnegare si sofferma il nuovo libro “rivoluzionario” di Pierfranco Bruni. Certamente anti-teologico. Oltre la prassi. Un cammino contemplante nella spiritualità del sacro che rifugge la teologia cristiana a favore di una metafisica dell’anima. Io sono Pietro, edito da Passerino Editore, è il nuovo libro di Pierfranco Bruni che stupisce nell’incanto di valori ritrovati e mai smarriti tra le onde del tempo. Il mondo mistico e mitico si coglie nella nostalgia di una dimensione simbolica che attraversa figure di spicco della letteratura medievale, indagate con prodigiosa sapienza dall’autore che diviene testimone di incontrovertibili verità.
I Templari sono il simbolo di un mistero che trova nell’eresia il fascino esoterico della bellezza e, nel rifiuto della liturgia, la magia del sacro. Pagine preziose in cui la riproposizione dell’immaginario ha per effetto il recupero di autentici valori cristiani e umanistici funzionali a quell’Umanesimo della cultura perseguita, auspicata e praticata da Pierfranco Bruni.
Il Medioevo viene osservato tramite una reinterpretazione di antichi ideali e rinvenimento della dimensione magica che la contemporaneità, accecata dalla ragione illuminista, fatica a vivere nella sua pura essenzialità. Un Medioevo vissuto come contenitore di una eredità che è tradizione, fondamento imprescindibile per la creatività di una modernità consapevole.
Un libro profondamente mistico in cui la metafora del pellegrinaggio è vista come viaggio verso l’infinitudine, quella Casa di Dio in cui la solitudine è silenzio trascendente e strumento di conoscenza del sé. Metafora del viaggio per rivivere la tradizione di una magia che è testimonianza di antichi valori e per vivere l’aspetto salvifico del sacro, immanente àncora di salvezza ontologica. Una nuova testimonianza bruniana che orienta lo sguardo di chi vuol guardare in direzione di una ontologia del sacro e che punta il dito contro il relativismo teologico e filosofico, nato dalla teologia che esclude la libertà di pensiero. Ed è proprio la libertà del pensiero a contraddistinguere il pensiero bruniano, eretico pensatore che vive intensamente il mistero nella fede rivelante.
Pierfranco Bruni come Pietro disvela la verità assoluta che va oltre il dispotismo di una teologia ingannevole e illusoria tanto da fargli dire, in questa ulteriore eccellenza letteraria: Io sono Pietro e dico la Verità oltre il buio della teologia! Una sottolineatura che percorre tutto il saggio – racconto di Pierfranco Bruni.
Stefania Romito
Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!