martedì 24 Dicembre, 2024 - 3:22:57

La lettera a Babbo Natale

Come vuole la storia: sul camino o sotto l’albero. E’ lì che i bambini posano la lettera a Babbo Natale, il 24 dicembre. Le cose più importanti da scrivere sono una dichiarazione di bontà annuale e l’elenco dei possibili regali da ricevere, a seconda di quanto si è stati buoni.

La lettera a Babbo Natale è una tradizione che abbiamo rispettato tutti, fino a quando non siamo diventati adulti. E diciamolo, è bello credere che santa Claus esista ed è bello aiutare i più piccoli a compiere questo magico rito che ci riempie di calore e di gioia durante il periodo di Natale.

La vera storia di Babbo Natale inizia nel IV secolo in Turchia, quando San Nicola (il futuro Santa Claus) divenne vescovo di Myra. La leggenda narra che un nobiluomo caduto in miseria era disperato perché non aveva la dote per far sposare le tre figlie. San Nicola, mosso a pietà dai suoi lamenti, per salvarle dalla strada, decise di lanciare attraverso la finestra, di nascosto, tre sacchi di monete in tre notti. Le prime due notti tutto andò per il verso giusto ma, durante la terza, la finestra venne chiusa dalla governante. Il Santo, deciso a perseverare nell’impresa, si arrampicò sul tetto e calò nel camino il sacco di denari, che andarono a finire in una delle calze appese ad asciugare proprio sul camino. E così, dal tentativo mal riuscito di San Nicola di restare anonimo, nasce la tradizione di lasciare di nascosto dei doni sotto l’albero nella notte di Natale.

San Nicola di Mira inoltre invitava i parroci della sua diocesi a visitare i piccoli direttamente a casa propria per parlar loro della religione cattolica consigliando di recarsi nelle abitazioni con un regalino per i bambini. Proprio i bambini, e le loro famiglie, potevano richiedere una visita da parte dei parroci, tramite appunto una lettera, la famosa “lettera a San Nicola”, Babbo Natale.

Una delle storie più commoventi e più celebri legate alla tradizione della lettera a Babbo Natale – e su Babbo Natale –  arriva dall’America e risale al 1897 quando Virginia O’Hanlon, una bambina di otto anni, chiese al padre se Babbo Natale esistesse davvero e lui le suggerì di scrivere al New York Sun spiegandole che “se lo vedi scritto sul Sun sarà vero”. La bimba non esitò e si armò di carta e pazienza. “Caro direttore – scrisse – mi chiamo Virginia e ho otto anni. Alcuni dei miei amici dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà mi ha detto: ‘Se lo vedi scritto sul Sun, sarà vero’. La prego di dirmi la verità: Babbo Natale esiste?”. La risposta arrivò tramite un lungo editoriale scritto da Francis Pharcellus Church intitolato Yes, Virginia, there is a Santa Claus e destinato a diventare un classico del giornalismo (letto, tradizionalmente, in occasione del conferimento delle lauree in giornalismo alla prestigiosa Columbia University). “Sì, Virginia – si leggeva nel virgolettato che commosse l’America – Babbo Natale esiste e grazie a lui la magia del Natale è dentro di noi”.

Curiosità

Molti bambini spediscono la lettera a Babbo Natale tramite Poste Italiane. E ogni anno Poste italiane raccoglie migliaia di missive: tutte le lettere che recheranno sulla busta l’indirizzo del mittente riceveranno una risposta firmata Babbo Natale. Non solo, all’interno della lettera di risposta che i bambini riceveranno a casa ci sarà un simpatico gioco in carta da realizzare e altri simpatici gadget. Per essere aggiornati su questa iniziativa e ricevere la lettera di Babbo Natale ai bambini basta collegarsi al sito ufficiale di Poste Italiane: http://lapostadibabbonatale.posteitaliane.it/

Palma Agosta

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Notizie su Palma Agosta

Palma Agosta
Palma Agosta è un Ufficiale della Marina Militare, giornalista pubblicista, attualmente impiegata presso il Ministero della Difesa – Ufficio Stampa, di Diretta collaborazione del Ministro della Difesa. Nata a Manduria ed è cresciuta a Maruggio. Ha frequentato il Liceo Francesco De Sanctis di Manduria. Nel 2002, vince il concorso Marescialli della Marina Militare. E’ tra le prime donne ad arruolarsi nella Forza Armata. Si laurea nel 2005 in “scienze organizzative gestionali marittime e navali” . Nel 2011 vince il concorso da Ufficiale e frequenta il corso di perfezionamento presso l’Accademia Navale di Livorno. Arriva a Roma nel 2013 dove è impiegata come Addetto Stampa presso l’Ufficio Stampa della Marina Militare. Frequenta nel 2015 presso l’Università degli studi di Tor Vergata il Corso di perfezionamento in Giornalismo Internazionale per inviati in aree di crisi dedicato a “Maria Grazia Cutuli” – giornalista italiana assassinata in Afghanistan nel 2001. Ha collaborato con il mensile 13 Magazine. Da luglio 2017 collabora con la Rivista Madre, mensile dedicato alla famiglia, dove è responsabile della rubrica “Moda e modi”. Vive a Roma, ama la musica e il teatro. Ha un cane, un jack russel di nome Mina, che ama alla follia. Ama la sua terra le cui sfumature si possono cogliere nella lettura dei suoi pezzi; “ la mia terra è sempre stata la mia musa: nel mio lavoro e nella vita privata. Le radici degli ulivi secolari di Maruggio, mi hanno sempre ricordato di rimanere con i piedi ben piantati per terra. E il profondo mare, e i suoi profumi, hanno sempre accompagnato in tutti i momenti della mia vita, quelli belli e quelli brutti. E’ li che mi rifugio ed è li che mi ritrovo sempre. Maruggio è il calore della famiglia, è il verde del mare calmo e allo stesso tempo l’urlo del mare in tempesta nei periodi di scirocco. Maruggio è calmo e selvaggio. Come me.”.

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