La Maviglia, Maruggio
Libero è l’ingresso
spinoso il sentiero
dove giallo audace la ginestra
strappa indecorose esclamazioni
urlate all’aria azzurra che respiro.
Il mare, agitato,
risponde a tono con il blu
e lambisce le rive
di segreti diroccati, abbandonati.
Libero è l’ingresso,
senza tempo il sentiero.
Arianna Pisconti
Poesia pubblicata con la rubrica controVerso a cura dell’editore Gian Carlo Lisi sulle pagine di Buonasera Taranto domenica 6 ottobre 2019
Recensione a cura di Gian Carlo Lisi:
Poesia di tipica impronta pugliese. Essa è un’esegesi, un inno alla masseria. La masseria è un edificio rurale del Sud Italia e, in particolare, tipico della nostra Terra. Un tempo all’interno di queste maestose costruzioni in pietra vivevano contadini, pastori e proprietari. Oggi molte di esse sono abbandonate a se stesse. Dimenticate. Sgarrupate. Paradossalmente più sono fatiscenti più esse risultano fascinose e attrattive. Almeno ai miei occhi di ragazzo invecchiato.
L’autrice, evidentemente, adora esplorare e perdersi in questi luoghi seducenti alla sua vista e ad ogni senso coinvolto in questo percorso di scoperta o riscoperta.
I versi sono impalpabili e delicati. Lievi e raffinati. Eleganti e riguardosi. In essi sono evocati i paesaggi, i luoghi, le abitudini, le azioni reali o immaginarie in cui le parole si colorano della natura, in cui i versi si impregnano dei ricordi. Arianna Pisconti mitizza e idealizza il suo mondo agreste. Ne magnifica la memoria. Nella sua viscerale poesia celebra il retaggio meridionale e meridionalista che è in lei.
Interessante che l’incipit si apra e l’explicit della poesia si chiuda con versi somiglianti. Tale scelta tecnica ne enfatizza il ritmo.
Breve biografia:
Arianna Pisconti, 38 anni, è di Maruggio (Ta). Laureata in biologia, lavora a Lecce. Impiega il tempo libero in escursioni mirate alla ricerca e allo studio della fauna e della flora presenti sul nostro territorio. Appassionata di fotografia, crea la pagina Facebook “Scatti di parole” attraverso la quale accompagna il lettore in percorsi naturalistico-letterari. L’impeto della scrittura la porta, nell’ottobre del 2016, a partecipare al Concorso Letterario Nazionale “Risvegliare le parole” che le assegna il primo premio con l’opera “Nonno [Primo ritratto – Scavato a mani nude]”.
Scalza,
i solchi ricalco
di un volto
duro come la terra.
Spacca la zappa
le ossa.
Il cuore,
tra i filari del vigneto,
da discoli nipoti
in fretta fu dissodato.
Scalza,
i solchi ricalco
di un volto
arso dal sole.
Fiuto
acre la scia
di terra,
dal sudore bagnata,
allo zolfo mischiata.
Zolfo.
Odoroso ricordo
nelle narici intrappolato,
alle vibrisse s’aggrappa.
Scalza,
i solchi ricalco
di un volto
oramai fiacco.
Storta,
alle visceri
s’aggroviglia
l’immagine affranta,
su se stessa piegata,
in un abbraccio
con il vecchio ulivo.
Scalza,
i solchi ricalco
del volto
che li ha tracciati.
Nonno [Primo ritratto – Scavato a mani nude]
Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!