A rischio i fondi per collegare Manduria a Lecce, la Regione ha dato parere negativo malgrado, nel 2012, avesse firmato un accordo con il ministero delle infrastrutture. Già previsti 110 mln di euro, pronti altri 200 ma il diniego della Puglia metterebbe tutto a rischio
BARI- La Bradanico Salentina ha tempi di ritardo superiori alla Salerno-Reggio Calabria. L’arteria che potrebbe collegare Taranto a Lecce attraverso Manduria e San Pancrazio Salentino avrebbe potuto vedere il bando di gara, per il secondo stralcio della Manduria-Lecce nel territorio di San Pancrazio Salentino per un importo pari a 50 mln di euro già in questo dicembre per poi, nei primi mesi del 2015, essere anche appaltati i lavori per il tratto Fragagnano-Manduria per altri 60 mln ma questi fondi, per un importo di 110 milioni di euro,più altri 200 che sarebbero automaticamente impegnati per terminare la superstrada, sono a rischio per il parere negativo rilasciato dalla Regione Puglia malgrado, nel 2012, avesse firmato un accordo di programma quadro con il ministero delle infrastrutture e con quello dello sviluppo economico.
Lo confermerebbero a Massimo Ferrarese, dopo l’odierno incontro romano il capo della struttura tecnica del ministero delle infrastrutture, ing. Ercole Incalza, ed il direttore dell’Anas, ing. Alfredo Baio.
La prossima settimana sarebbe previsto un nuovo confronto tra Ministero e Regione per cercare una soluzione che non invalidi, e faccia perdere, i 210 milioni al territorio salentino.Per Ferrarese sarebbe opportuna una mobilitazione dei Presidente delle tre province del Salento e dei Comuni interessati affinche la Regione modifichi il suo parere contrario per non rendersi responsabile di questo ulteriore scippo.
fonte: www.trnews.it/2014/11/12
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REPUTO LA DECISIONE FRUTTO DELLA CARENZA DI RAPPRESENTANTI POLITICI DI PESO DEL NOSTRO TERRITORIO , FORSE , O QUASI CERTAMENTE CON FRANZOSO E FITTO AVREMMO OTTENUTO QUALCOSA IN PIU’.