MARUGGIO – Abbiamo avuto occasione di conoscerla attraverso il suo primo romanzo Il vecchio e la farfalla. Non avevamo dubbi che avrebbe continuato a regalarci delle storie “diverse”, che vanno “oltre”. E così è stato. La giovane Daniela Molendini scrive desiderando incarnarsi. Cerca il personaggio e lo trova. Indossa le sue vesti. Usa le metafore per farsi conoscere con delicatezza. Ieri una farfalla, oggi una donna templare. Stupendo il passaggio, la metamorfosi da un romanzo all’altro.
Quali siano le differenze sostanziali tra i due romanzi non sta certo a me stabilirlo, che comunque ci sia una certa continuità logica, ideologica e filosofica è difficile poterlo negare, questo in barba alle caste più o meno colte.
Con La Stanza delle Croci ha incarnato lo spirito di Dora. Una donna mistica e avventurosa, timorosa e coraggiosa, sospesa tra il passato e il presente. Che tende alla ricerca dei segreti più nascosti. Alla ricerca della verità. E’ un romanzo suggestivo che produce non poche emozioni. Lascia il segno utilizzando i segni, i simboli… nel solco delle migliori tradizioni templari.
E’ un romanzo storico dalle tinte molto intense, di quelli che solo una nuova generazione di scrittori sa scrivere. Un romanzo puro, con un linguaggio che potrebbe apparire in alcuni momenti fuori luogo, ma che, riflettendo bene, così non è. Un libro adatto per tutti e per nessuno, in cui il desiderio di inseguire i Templari non viene mai meno.
Questo è un romanzo storico a tutto tondo. Qui è presente l’elemento avventuroso che agisce in uno spazio letterario ben definito. I personaggi che vivono tra le pieghe della storia sono una concessione al fantasy. Figure senza le quali non sarebbe stato possibile rendere con una tale efficacia l’atmosfera e la percezione della realtà che si trova nelle pagine.
La Molendini è efficiente, non c’è mai un momento di stanca nel suo romanzo. Ogni momento della storia mantiene alta la tensione anche solo con la pura descrizione di paesaggi, luoghi, situazioni e persone. Si viene avvinti in una spirale di parole, eventi, fatti, colpi di scena e si resta completamente esterrefatti dinanzi a tanta capacità narrativa e a tanta fantasia.
Tonino Filomena
(Presidente regionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani – Sez. Puglia.)
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Muoio dalla voglia di leggere il nuovo romanzo….certo di essere nuovamente stupito dalle capacità della nostra stupenda Daniela.
Complimenti