“C’è qualcosa nei ricordi dell’adolescenza che disegna una traccia imperfetta nell’anima. Sta lì e non si muove più, per tutto il resto della vita. Ci sono odori, profumi che sotterri per trenta quarant’anni e che improvvisamente ti sorprendono, regalandoti un contatto imprevisto. Una cosa che abbraccia due vite distanti e per un istante le rende un’unica vita. Penso a quella fila di bicilette lungo la discesa per il mare e sento come una grinza, nell’anima. Quelli eravamo noi, e le nostre vite erano piene di una linfa luminosa che disegnava di fosforo le scie. Eravamo noi, in quel momento esatto, e non saremmo stati più gli stessi. Un istate più tardi e un anno e una vita. Chissà cosa saremmo diventati, se ci saremmo più incontrati o magari avremmo fatto a meno di vederci, felici e distanti”.
(Francesco Carofiglio, L’estate del cane nero, Marsilio, 2008 Venezia)
Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!