Organizzata, in occasione delle Giornate del Patrimonio Europeo 2016, all’Istituto di Storia Etnoantropologia Letteratura “Virgilio Italo Bruni” di San Lorenzo del Vallo (Cs) la Mostra dedicata al letterato bibliofilo colonnello, e combattente e decorato nella Grande Guerra, Agostino Gaudinieri di cui si ricordano, quest’anno, i 50 anni della scomparsa.
La Mostra è curata e coordinata sul piano scientifico da Pierfranco Bruni, Responsabile Etnie del Mibact, che ha realizzato la ricerca.
Gaudinieri era nato a Spezzano Albanese (un paese Arbereshe che tuttora è fedele alla lingua, alla tradizione e alla cultura Italo – albanese) il 28 luglio del 1892 e morto a Cosenza nel 1966.
La Mostra ha una peculiarità soprattutto sul piano etno – antropologico.
Appartenente alla famiglia Gaudinieri – Guaglianone, ha ricoperto rilevanti incarichi militari e ha svolto un ruolo importante proprio nella Grande Guerra nei campi di Bosco Cappuccio, nell’Isonzo e successivamente accanto ai Savoia. La madre era la nobile Amalia Guaglianone e il padre il nobile Mariano Gaudinieri, le cui discendenze risalgono alla nobiltà di Acri e di Spezzano Albanese tra il tardo Rinascimento e l’età pre Illuminista.
Aveva altre due sorelle: Giulia e Marietta e un fratello di nome Domenico. Giulia si sposerà con il possidente terriero e maestro di commercio Ermete Francesco Bruni di San Lorenzo del Vallo, altra comunità dove giunsero i primi albanesi.
Il curatore della Mostra, Pierfranco Bruni, sottolinea: “Il ruolo degli Italo – albanesi è stato fondamentale, come lo è stato negli anni dell’Unità d’Italia e di tutto il Risorgimento. Soprattutto la Prima Guerra Mondiale, dopo i fatti di Cirenaica e Tripolitania e i Governi Giolitti, ha segnato uno spartiacque tra l’epoca immediatamente post unitaria e la stagione che ha attraversato il difficile scontro tra una eredità completamente nazionale e il mondo austriaco, austro – ungarico e tedesco. Agostino Gaudinieri, prosegue sempre Pierfranco Bruni, viene nominato con Regio decreto del 16 aprile del 1914 Sottotenente di complemento di Fanteria, la cui nomina viene pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia” in data 18 maggio 1914, numero 117”.
“Fu ferito più volte, ancora aggiunge Bruni, e si distinse per energiche azione il 20 luglio del 1916 a Bosco Cappuccio, dove combatteva anche Giuseppe Ungaretti. Mentre, due anni dopo, il Ministero della Guerra con Disposizione sugli Ufficiali in Servizio Permanente, sempre Arma di fanteria, adotta un provvedimento per la promozione a Tenente con Decreto del 24 agosto 1916, Decreto che viene pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia” de 14 settembre 1916, numero 217. Arriverà ai gradi di colonnello”.
Fu una personalità imponente nella Calabria tra la Prima e la Seconda guerra mondiale. La sua figura rientra nel quadro delle riproposte di quegli eroi di guerra che hanno combattuto portando alto il vessillo d’Italia.
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