martedì 24 Dicembre, 2024 - 0:32:23

Lettera aperta ai Maruggesi

Riportiamo di seguito la lettera giunta alla nostra redazione da un cittadino maruggese il quale  ci ha invitato a pubblicarla.

chiesa-Madre

Carissimi maruggesi,

in punta di piedi, con questa mia lettera busso alla porta del vostro cuore per chiedervi una gentilezza: dedicate qualche minuto del vostro tempo per leggere queste mie povere parole.

Da ormai qualche mese, precisamente dalla seconda metà del mese di Luglio 2014, sono iniziati i lavori per il completamento del restauro della nostra bella Chiesa Matrice, importantissimo punto di riferimento per tutti, credenti e non, in quanto rappresenta la nostra storia, il patrimonio artistico e culturale della Nostra Città.

Sono lavori rilevanti e di una certa importanza, infatti l’ammontare dell’intera opera è di € 300.000 (trecentomila).

Nel cercare di reperire tale ingente somma, sono stati compiuti passi importanti:

  1. attraverso un bando del GAL Terre del Primitivo si è potuto attingere da Fondi Europei ad un finanziamento di € 100.000 (centomila);

  2. la CEI (conferenza Episcopale Italiana) per il tramite del nostro Vescovo che ha presentato il progetto, lo ha approvato finanziandolo e attingendo dai fondi dell’8×1000 la somma di € 150.000 (centocinquantamila).

Il calcolo è presto fatto: per chiudere i lavori necessitiamo di € 50.000 (cinquantamila).

La cifra dell’ammontare totale dell’intervento potrebbe sembrare esagerata all’occhio profano di chi, come me, non è un tecnico e allora ho chiesto all’amico Architetto Francesco Lonoce, che è il Direttore dei lavori, di presentare, attraverso poche righe e con un linguaggio quanto meno possibile tecnico, l’entità dei lavori.

L’intervento di restauro della Chiesa SS. Natività di Maria Vergine di Maruggio, si articola secondo interventi di miglioramento statico e di conservazione.

Tra i primi una serie di lavorazioni per la riduzione del rischio sismico, come l’incatenamento del campanile, del tamburo e della lanterna (cioè dell’intera cupola). Gli interventi consistono in una messa in opera di maglie di fibra di carbonio di ultima generazione che avranno la funzione di assorbire eventuali sollecitazioni sotto evento sismico (terremoto). Altri tipi di intervento statico sono eseguiti per il consolidamento del campanile, in seguito a fenomeni di cedimenti: sono posti in opera incatenamenti e ammorsamenti tra i piani verticali ed orizzontali.

L’intervento di restauro conservativo, invece, si articola mediante la pulitura di tutta la muratura esterna e l’eliminazione di materiale improprio utilizzato nel corso del tempo per sanare piccole carenza di materiale o degradi vari, tra cui cementi, guaine, parti di conci di tufo, zanche, perni, etc…

L’intervento avviene mediante pulitura con sistemi utilizzati nel restauro monumentale, al fine di evitare sia la rimozione che la compromissione della patina storica, segue la stesura di un films antivegetativo e per ultimo un consolidante e repellente. Sono inoltre ripuliti e ricostruiti i giunti tra i conci di tufo, le lesioni e i distacchi delle cornici di coronamento.

Si procede con l’impermeabilizzazione di cornici parapetti, soglie e tutte le parti che possono permettere l’infiltrazione di acqua piovana.

Lo strato di finitura dei terrazzi è rimosso dove presenta carenza e/o improprietà del materiale e rieseguito con malte a base di calce idraulica e coccio pesto.

Sono rimossi e riscostruiti le protezioni dai volatili, attualmente in ferro o reti in pvc, in prossimità di finestre e aperture ed è in fase di realizzazione il nuovo sistema di scariche atmosferiche (parafulmini) previa rimozione di quello esistente non più funzionante.

Sarà inoltre smontata la copertura di tegole (capriata) della navata principale per sostituire tutte le parti ammalorate e degradate della struttura portante e ricollocati in opera i coppi (tegole) esistenti previa adozione di una serie di accorgimenti per migliorare la durabilità nel tempo.

L’intero intervento è seguito sotto il controllo costante della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Monumentali.

Non vi nascondo un forte imbarazzo nello scrivervi queste righe perché so bene quanto il periodo che stiamo vivendo non sia dei migliori ma, d’atro canto, la realtà è questa e credo che ognuno di noi debba sentirsi coinvolto in prima persona nella salvaguardia di un Bene che non è né del Vescovo o della Curia, né del Parroco, né del Papa o del Vaticano: la Chiesa Madre di Maruggio è proprietà ESCLUSIVA di ogni Maruggese! E’ davvero la casa di tutti i Maruggesi! Quanti momenti belli e gioiosi avete vissuto in quella Chiesa! Quanti momenti di fatica e sofferenza avete vissuto in quella Chiesa! Capite allora, cari amici? E’ davvero una casa! E’ davvero la casa di tutti! Ed è per questo che, umilmente, faccio appello a tutti!

Con fiducia e riconoscenza per quanto con sacrificio riuscirete generosamente a donare, vi ringrazio in anticipo per l’attenzione e vi saluto con l’augurio di vivere una Santa Quaresima all’insegna dell’essenzialità, della Fede e della carità cristiana.

don Antonello

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