“Caro Mimmo, sei volato in Cielo da alcuni giorni e il dolore per la tua mancanza non mi passa. Voglio dirti che la tua Campomarino non sarà più la stessa come noi l’abbiamo conosciuta e amata. Arriverà l’estate, ma quella tua bancarella sulla rotonda, la “bancarella di Mezzabotta” stracolma di libri non sarà più la stessa. Arriverà l’estate e proverò ad avvicinarmi, così come ho fatto per trentacinque anni di fila, mentre tu stavi là ad aspettarmi.
Proverò a cercarti tra i tuoi Autori preferiti (Nietzsche per primo). Proverò ad ascoltarti e a ricevere i tuoi giusti consigli per acquistare ancora una volta i tuoi “libri alternativi”, da te scelti per me.
Proverò a catturare il tuo sorriso (anche questo non conformista) e a riempirmi della tua abissale Cultura.
Proverò! Perché avrò certamente bisogno di alleviare il mio dolore per la perdita dell’Amico di Sempre.
Proverò a ripetere il mio antico gesto: rovistare tra i tuoi libri per trovare quello “giusto”, il Libro che mi avresti potuto donare. Così come nell’estate del 1994 quando mi donasti “Breviario” di Friedrich Nietzsche (un “libro consolatorio” per la perdita di mia madre in quella stessa estate).
Proverò ad avvicinarmi alla tua “bancarella” con la speranza di poterti “rivedere” e di potermi ancora una volta meritare la tua amicizia, la tua stima e il tuo affetto.
Ieri mattina, quando ci siamo salutati per l’ultima volta, ho voluto richiamare Aristotele: «L’amicizia è una virtù estremamente necessaria per la vita, essa è un’anima sola che vive in due corpi distinti». Così come è stata la nostra Amicizia.
Oggi ti dico: La nostra Amicizia continuerà a vivere. Perché continuerò a tenere in vita due anime in un corpo solo.”
Tonino Filomena