Arriva a Massafra l’esposizione della fotografa piacentina. Domenica 30 luglio l’inaugurazione. Sarà possibile visitarla nel Palazzo della Cultura fino al 30 agosto. Si tratta di uno degli appuntamenti di avvicinamento alla 18a edizione del festival cinematografico
La mostra “L’isola degli arrusi” della fotografa Luana Rigolli impreziosisce, a Massafra, il programma della diciottesima edizione di Vicoli Corti. Cinema di Periferia. Sarà possibile visitare la premiata mostra che interpreta la storia del confino alle Tremiti imposto agli omosessuali nell’Italia fascista dal 30 luglio al 30 agosto nel Palazzo della Cultura “N. Lazzaro”, nel centro storico della cittadina ionica. Sarà possibile visitarla gratuitamente dal martedì alla domenica, dalle ore 17 alle ore 20.
L’inaugurazione è fissata per domenica 30 luglio alle ore 19, a cui seguirà alle ore 20.30 nel vicino Palazzo De Notaristefani un talk di presentazione alla presenza della fotografa Luana Rigolli, del sindaco di Massafra Fabrizio Quarto e dell’assessore alla Cultura Domenico Lasigna, introdotto da Vincenzo Madaro, moderato da Yàdad De Guerre, con interventi della storica dell’arte e docente Cristina Principale, delle registe Paola Manno e Gabriella Romano, del direttore dell’Archivio di Stato di Lecce Donato Pasculli e del funzionario amministrativo presso la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia Adriano Buzzanca. Sabato 29 luglio (ore 21.15), invece, sempre a Palazzo De Notaristefani si terrà un’anteprima, con la proiezione del documentario “Baci rubati – Amori omosessuali nell’Italia fascista” di Gabriella Romano e Fabrizio Laurenti, film prodotto e distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà. L’ingresso è libero.
Il progetto di Luana Rigolli, vincitore quest’anno del “Premio Max Spreafico” nel Circuito OFF del Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia, è itinerante dal 2020 e ha finora toccato diverse città in Italia e in Canada. Grazie a Vicoli Corti e su proposta di Yàdad De Guerre, viene presentato per la prima volta in Puglia. Il percorso espositivo, all’interno del Palazzo della Cultura “N. Lazzaro”, è stato realizzato con allestimento specifico degli architetti Grazia Patruno e Lillo Montemurro di Studio Heima, con una appendice esterna sul ponte Garibaldi che affaccia sulla gravina.
Una pubblicazione e la mostra dal titolo “L’isola degli arrusi”, con foto d’archivio, documenti e scatti originali firmati dalla piacentina Luana Rigolli, portano alla luce la storia del confino in Puglia, sull’isola San Domino alle Tremiti, di quarantacinque omosessuali siciliani che, insieme a numerosi altri da tutta Italia, tra il 1939 e il 1940 vennero detenuti sull’isola: appellati come “arrusi” erano stati condannati dal regime fascista con l’accusa di “pederastia passiva” contro il buon costume e l’integrità della razza. Provenienti da Catania, che tra tutte le province italiane spiccò per la quantità di arresti, i protagonisti della vicenda raccontata da Rigolli furono allontanati a più di 700 km da casa e posti in isolamento, “circondati dal muro del mare”. Con un approfondito lavoro di ricerca archivistica la fotografa ha ricostruito tra Catania, San Domino e San Nicola alle Tremiti, Roma e Bologna, quali fossero i luoghi di ritrovo degli arrusi prima della detenzione e quali quelli durante il confino, immortalandoli insieme alle loro schede biografiche, i certificati giudiziari e delle visite mediche, e alle lettere di suppliche per la scarcerazione. Di ognuno dei quarantacinque, Rigolli individua i volti dalle foto segnaletiche, e mostra gli sguardi che inquisiscono la nostra consapevolezza del passato.
Luana Rigolli è nata Piacenza nel 1983, laureata in Ingegneria Civile attualmente lavora con la fotografia, dopo aver studiato fotogiornalismo alla Fondazione Studio Marangoni con il collettivo Terraproject. La sua ricerca si muove prestando attenzione all’analisi storica e all’interazione uomo-paesaggio. È socio fondatore del “Dieci x Dieci Contemporary Photography Festival” che si tiene dal 2015 a Gonzaga. Ha pubblicato su varie riviste, come National Geographic, Mare, Il Post, T Magazine del New York Times.
Ad accompagnare la mostra i visitatori troveranno una sezione video dedicata e il contributo performativo a cura del Teatro delle Forche di Massafra. Per tutta la durata della mostra nella sede del Palazzo della Cultura sarà proposta la proiezione del cortometraggio “La guerra dei mariti” di Paola Manno, vincitrice di un Nastro D’Argento con questo film-inchiesta prodotto da Minerva Pictures, che ricostruisce il meccanismo delle relazioni amorose durante il fascismo proprio nella piccola comunità delle isole Tremiti.
La diciottesima edizione di Vicoli Corti. Cinema di Periferia, organizzata dall’associazione Il Serraglio, continuerà poi nella consueta finestra post ferragostana, dal 17 al 21 agosto, con le proiezioni di cortometraggi e lungometraggi al castello di Massafra. Il festival rientra nell’ambito di Apulia CineFestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission, con il patrocinio e supporto del Comune di Massafra e con il patrocinio di Amnesty International Italia.
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