“Censire e conservare l’immenso patrimonio degli ambienti ipogei della Puglia; renderlo fruibile; valorizzarlo”.
Sono questi i tre capisaldi alla base della proposta di legge regionale sugli ipogei sottoscritta dal consigliere Gianni Liviano, primo firmatario, ma che ha raccolto il consenso trasversale anche di altri consiglieri (Sabino Zinni, Mario Pendinelli, Mauro Vizzino, Ruggiero Mennea, Filippo Caracciolo, Cosimo Borraccino, Francesco Ventola, Renato Perrini, Giacomo Gatta, Grazia Di Bari, Marco Galante e Mario Conca).
La legge è stata presentata questa mattina nella sede della Baia delle Sirene, un bed&breakfast che custodisce, al suo interno, proprio uno di questi importanti siti.
Con Gianni Liviano all’incontro con la stampa ha partecipato anche Nello De Gregorio, presidente dell’associazione Nobilissima Taranto, che ha fornito un preziosa consulenza per la stesura del testo di legge insieme ad altri operatori del settore, in particolare il canosino Sabino Silvestri.
Canosa, Gravina e Taranto, e molti altri luoghi della Puglia, sono legate insieme dalla storia millenaria raccontata dai loro ipogei. Un fil rouge che si dipana attraverso territori oggi eterogenei tra loro ma che, nell’antichità, erano tenuti insieme dai fasti della cultura e della civiltà greca. Di qui l’esigenza, ha spiegato Gianni Liviano, di valorizzare questa presenza archeologica che ha fatto e sta facendo di quei luoghi punti di attrazione, e rendere meglio fruibile questo patrimonio anche mediante sistemi a rete in particolare nei territori, dove essi costituiscono veri e propri sistemi sotterranei e dove è più evidente la loro estensione, articolazione e pluristratificazione”.
“Si tratta – ha spiegato Liviano – di un segnale di estrema attenzione nei confronti dei cittadini, che così potranno fruire dell’immenso patrimonio di cui la Puglia, e Taranto in particolare, dispongono nonché del sistema turismo che fa della nostra regione un punto di riferimento nazionale e internazionale”.
Nel centro storico di Taranto, la Città Vecchia infatti, vanno emergendo da qualche tempo una miriade di cavità sotterranee disseminate sotto tutti i palazzi nobiliari, conventi, chiese. Gran parte di tali cavità fanno parte di un contesto stratigrafico risalente al periodo greco, spesso aree di cava risalenti a questo periodo storico.
Ma la proposta di legge regionale sulla valorizzazione degli ipogei altro non è che il primo pezzo di un progetto ancora più ambizioso che vede il mantenimento a Taranto della sede della Soprintendenza archeologica (nell’ultima seduta del Consiglio regionale a tal proposito è stata approvata all’unanimità una mozione presentata sempre da Liviano) e un articolato intervento che valorizzi il parco della via Appia come successivi passi da compiere.
Nel caso della via Appia, la prossima settimana, ha annunciato Gianni Liviano, sarà a Taranto il direttore del Dipartimento Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno, “per discutere, insieme agli attori locali, dei percorsi da avviare in tal senso”
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