LIZZANO – Ieri mattina, gli uomini dell’Arma dei Carabinieri hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, il pluripregiudicato Z.S.P., 25enne di Lizzano, già sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S., dovendo lo stesso espiare la pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione per concorso in rapina aggravata.
Le indagini condotte dal personale dell’Arma dei Carabinieri hanno consentito di raccogliere elementi di prova sul conto del medesimo in ordine alla commissione della rapina a mano armata avvenuta il 05 dicembre 2010, ai danni di una macelleria, ubicata a Lizzano. L’esercente commerciale, mentre stava per chiudere la saracinesca del locale, era stato sorpreso alle spalle da un giovane travisato da passamontagna armato di pistola che, dopo avergli sottratto l’incasso della giornata pari a € 2.000, si era dileguato a bordo di un’autovettura station wagon Fiat Marengo, unitamente al proprio complice, conducente dell’auto. Determinanti sono state le dichiarazioni della vittima che ne aveva riconosciuto il taglio degli occhi, il timbro di voce, benché volutamente distorta, nonché la fragranza del profumo usato dal rapinatore, tutti elementi che avevano ricondotto gli investigatori alla persona di Z.S.P., assiduo cliente della macelleria. Il predetto dopo il rinvio a giudizio, all’esito dell’udienza dibattimentale, è stato condannato alla pena della reclusione da scontare presso il carcere di Taranto.
Sempre ieri sera, i militari hanno tratto in arresto S.A, 29enne, pluripregiudicato, per violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.
Nel primo pomeriggio, malgrado fosse sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Lizzano, si era recato presso il supermercato Auchan di Taranto per fare “shopping”, ma, per sua sfortuna, non passava inosservato agli occhi di un Carabiniere della Stazione di Lizzano che, libero dal servizio, si trovava all’interno del centro commerciale con la propria famiglia a fare compere.
S.A, che da ulteriori accertamenti è risultato aver più volte violato le prescrizioni della misura cui era sottoposto, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, su disposizione del dott. Mariano Buccoliero, Sostituto Procuratore di turno.
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