Dal Sortilegio ad Enea il viaggio di Pierfranco Bruni dentro la filosofia sarà presentato a Tokyo
Dopo Ulisse Pierfranco Bruni ritorna sulla profezia di Enea. “Enea o la profezia” è l’ultimo libro di Pierfranco Bruni, in ordine crono-bibliografico. Non è la “storia” di Enea, ma il racconto di un Occidente sulle sponde del Lazio. Il tema virgiliano della profezia è la rappresentazione di un mito e di una profezia che è quella del viaggio e della fuga.
Enea, si cerca di affermare una verità, è nella contrapposizione di Ulisse. Il ritorno in PATRIA di Ulisse si trasforma nella fuga della PATRIA in fiamme di Enea. Una metafora che nasce non dal dialogo tra Grecia Mediterraneo e Roma. Ma dalla contrapposizione degli Orienti con gli Occidenti. Domenica 18 agosto all’Istituto Virgiliano di Tokyo incontro con la cultura italiana grazie a Pierfranco Bruni e al suo studio su Enea.
Tutto questo perché insiste un falso che si perpetua da epoche e secoli. Il vero mito dell’Occidente non è Enea, non dovrebbe essere Enea ma Ulisse. Enea è figlio di Troia. Troia è Oriente. Ieri Asia o geopolitica di una meta – Asia. Poi mondo Ottomano e Islamico. Oggi Turkia.
Enea è un Troiano turco. Non è greco mediterraneo occidentale. Una grande confusione che ha catturato per civiltà le età di Roma. L’unico che aveva capito ciò è stato Ovidio ed è per questo che è stato spedito in esilio da Augusto e fatto morire in esilio da Tiberio. Noi non siamo eredi degli Occidenti, bensì dei Troiani.
Enea viene cantato dal mantovano Virgilio alla Corte dell’imperatore Augusto, che distrugge il legame tra il mediterraneo egiziano di Cleopatra Cesare e Antonio per un Impero che cadrà nelle mani dei barbari.
La caduta dell’impero romano d’Occidente. Un mistero ancora non rivelato.
Il saggio – romanzo di Pierfranco Bruni ENEA O LA PROFEZIA (edito dalla prestigiosa ed elegante casa editrice SALETTA DELL’UVA, che pubblica testi di filosofia, con la quale Bruni ha pubblicato il testo su Ulisse “Il Canto di Nessuno”) vive dentro questo enigma.
La storia attraversata dal destino delle civiltà. Perché la profezia di Enea? Qui è il punto cruciale. Roma Occidente nasce dalle ceneri di un troiano che lascia la sua città degli Orienti in fiamme, Troia appunto, bruciata dai greci d’Occidente.
Nel libro di Pierfranco Bruni Enea incarna la Profezia ma anche la provvidenza, mentre Ulisse (i suoi libri su Ulisse costituiscono una pietra miliare del percorso metafisico dell’ulissismo) è il mito della nostalgia. Nostalgia e profezia restano i cardini fondamentali della letteratura bruniana che va sempre oltre ogni cronaca.
Esce in contemporanea con un altro “pezzo forte” del lavoro di Bruni, ovvero “Io Pietro” (Passerino editore, anche in E- book), dopo il tante “dialettizzato “La leggenda nera” (Ferrari editore), testo sulla inquisizione. Il libro su Enea, comunque, sembra aprire nuovi capitoli mitico – letterari sul percorso letterario – esistenziale di Pierfranco Bruni.
È chiaro che in tale contesto campeggia il libro di apertura del 2019 che è il suo romanzo – racconti “Il sortilegio della speranza”, edito con Tabula Fati.
Subito dopo l’estate Bruni ritornerà al romanzo con Pellegrini editore e alla letteratura come filosofia con “L’alchimia della letteratura” (Nemapress). “Enea e la profezia” è il cosiddetto libro di mezzo di una grande avventura culturale di un Bruni innovatore che conduce la letteratura tra antropologia e filosofia.
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