Amerigo Vespucci è il noto veliero della Marina Militare varato nel 1931 come nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali, nel 1962 incontrò nel Mediterraneo la portaerei americana USS Independence (CV-62) – una delle tre portaerei della Classe Forrestal che diedero una svolta alla progettazione di navi da guerra.
Le misure del veliero sono straordinarie: 101 metri di lunghezza, 15,56 metri di larghezza, pescaggio 7,3 metri.
La propulsione invece è così composta: 26 vele in tela olona per una superficie velica di 2635 metri cubi e 2 motori diesel 12 cilindri MTU a 4 tempi da 1360 kw ciascuno, 2 generatori generatori elettrici Diesel 8 cilindri MTU a 4 tempi da 760 kW ciascuno, 2 motori elettrici principali Nidec ASI da 750 kW ciascuno e infine 1 elica quadripala a passo fisso. (da wikipedia)
Immortalato in uno scatto divenuto famoso, l’incontro fu all’epoca (ed è ancora oggi) motivo di grande orgoglio per la M.M.I. e per l’Italia intera.
Correva l’anno 1962, e da pochissimo tempo era entrata in servizio la Portaerei Statunitense USS Indipendence, una nave della Classe Forrestal che, insieme a 3 sue “sorelle”, rivoluzionò completamente il mondo delle portaerei mondiali, definendo un nuovo orizzonte per l’utilizzo di questo tipo di navi. L’Amerigo Vespucci, veliero scuola della Marina Militare Italiana, fu varata molti anni prima della USS Indipendence, nel 1931, e da allora costituisce motivo di orgoglio per tutta la Marina Militare Italiana, e per tantissimi italiani.
Nel 1962 queste due navi si incontrarono nel Mar Mediterraneo, e la portaerei statunitense lampeggiò con il segnale luminoso, chiedendo:
Chi siete?
Al che dall’Amerigo Vespucci risposero:
Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana
E la risposta degli statunitensi rimase scritta negli annali:
Siete la nave più bella del Mondo.
Il cordiale omaggio degli statunitensi alla nostra nave è solo uno dei tanti che il mondo del mare tributa all’Amerigo Vespucci, che venne ritenuta, sin dal momento del suo varo, un esempio dell’eccellenza artigianale e ingegneristica italiana. Ad esempio, le regole di navigazione prevedono che i transatlantici abbiano sempre la precedenza rispetto alle altre imbarcazioni. Ma quando i giganti del mare incontrano la Amerigo Vespucci nei mari di tutto il mondo, questa legge non vale più, e i giganti spengono i motori, rinunciano alla precedenza e suonando tre colpi di sirena in segno di saluto.
Fra i motti storici dell’Amerigo Vespucci ricordiamo: “Per la Patria e per il Re” (1931) – “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”(1946) – “Non chi comincia, ma quel che persevera” (1978).
Ecco un video in cui la Marina Militare presenta, in tutta la sua bellezza, il veliero Amerigo Vespucci:
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