Stanno migliorando le condizioni di Salvatore Lochi, il 59enne manduriano accoltellato lo scorso 21 febbraio da un giovane rumeno, suo amico, il quale lo voleva derubare del consistente gruzzolo che nascondeva in casa (50mial euro). Pur ancora in prognosi riservata, ieri mattina il manduriano che è ricoverato nella rianimazione dell’ospedale di Potenza ha aperto per la prima volta gli occhi risvegliandosi dal coma in cui era caduto la sera dell’accoltellamento. Prima di perdere i sensi nell’ospedale di Manduria, Lochi era riuscito a dire ai poliziotti che ad aggredirlo era stato “un rumeno che abita a Maruggio”. Da li partirono le indagini che hanno poi portato all’arresto e alla confessione di Catalin Costel Neacsu di 26 anni (nella foto) , il quale deve rispondere di tentato omicidio. In quell’occasione il rumeno s’impossessò di 500 euro. Dagli atti dell’inchiesta che lo riguarda,intanto, emergonole intercettazioni ambientali in cui il Neacsu si sarebbe tradito.
In una di queste, ripresa nella sua auto mentre guidava, il rumeno raccontava alla moglie piangendo: “A due centimetri dal cuore l’ho preso, gli ho fatto male a Salvatore”. In un’altra invece parlando da solo cercava di giustificare il gesto con il bisogno di denaro per mantenere la famiglia. In un’altra diceva alla moglie: “Se mi arrestano verrai a trovarmi?”.
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