Un violento nubifragio ha investito, il comune di San Marco in Lamis, dove numerose famiglie sono state costrette a lasciare, per sicurezza, gli alloggi e a trovare riparo in strutture indicate dalla Protezione civile.
La cittadina pugliese di San Marco in Lamis, 15 mila abitanti a 550 metri di quota sulle colline del Gargano vicino ai più grandi e famosi San Giovanni Rotondo e San Severo, è uno dei centri più colpiti dall’alluvione che si è verificata nelle scorse ore nella Puglia settentrionale. Un evento estremo, che si ripete esattamente 32 anni dopo l’ultima volta. Era infatti inizio settembre 1982, e sempre San Marco in Lamis veniva colpita da piogge torrenziali. Ecco una testimonianza di quel giorno terribile:
“All’alba dell’11 settembre scorso San Marco si sveglia indispettita ed incredula di fronte ad un apocalittico paesaggio di rovine e di desolazione. Tutte le strade sono travolte e stravolte da fiumi di acqua e di fango;il paesaggio assume i colori incerti di una sciagura appena passata ed i contorni dei monti nascondono agli incerti un dramma incocepibile ed inatteso:il dramma dell’alluvione”. Così iniziava l’articolo di Nicola Palatella apparso ne Il Gargano Nuovo nel settembre 1982. Il suolo, un bene tanto prezioso quanto limitato ed erodibile, cede di fronte alla forza dirompente e alla furia di un torrente che inonda e viola le case del centro abitato. Si contano i tanti danni che la calamità ha causato. “Ne sanno qualcosa gli abitanti di Via La Piscopia, di Via Rosselli , di Via Verdi , di Via Mazzini e di tutte le strade a valle”, continuava Palatella nel suo articolo.
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