FASANO (Br) – Il delfino femmina di due metri che era stato tratto in salvo dalla capitaneria di porto di Campomarino e dal personale della Asl e dello zoosafari di Fasano, non è riuscita a sopravvivere. Ne da notizia il dottor Fabio Rausa direttore zoologico del centro faunistico fasanese rispondendo ad un lettore de La Voce Di Manduria on-line il che aveva criticato l’operazione di salvataggio prospettando per il cetaceo una vita rinchiusa in un delfinario. “Ci spiace constatare che il commento purtroppo ricada in uno dei soliti falsi moralismi privi di cognizione di causa”, è stata la replica di Rausa che così continua. “Se si cerca di salvare un delfino moribondo non è certo per mantenerlo nei delfinari ma per restituirlo alla natura, sotto il vincolo amministrativo delle Autorità competetenti che ci hanno coinvolto d’ufficio nella vicenda. Noi – aggiunge – abbiamo impiegato tanti uomini e mezzi a nostre spese per effettuare il recupero, pur nella certezza matematica che l’esemplare sarebbe comunque deceduto, ma volevamo comunque non lasciare nulla di intentato. Ed infatti – fa sapere il direttore dello Zoosafari – la povera madre di Stenella è deceduta dopo pochissimo tempo dall’arrivo a Fasano. I falsi ambientalisti – continua polemico il dottor Rausa – avrebbero avuto da ridire addirittura di più anche se non avessimo mosso un dito, tacciandoci di insensibilità, perchè con essi la storia è sempre della serie “comunque la si faccia, si sbaglia”.
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