Una settimana di celebrazioni chiusa dai mandolini del quartetto pugliese, ospite atteso nella regione del Reno e lì richiamato dopo i concerti di due anni fa.
Nella splendida cornice del Prinz Enij Schlosschen, i mandolini di Antonio Schiavone e Roberto Bascià, la mandòla di Fulvio D’Abramo e la chitarra di Vito Mannarini, hanno offerto un repertorio italiano studiato per un pubblico tedesco sempre benevolo nei confronti della nostra tradizione musicale e degli italici plettri.
Apprezzamento espresso anche dalla presidente della Dante, che ha già chiesto all’HPQ di tornare l’anno prossimo. “Il mandolino ha un fascino unico – ha dichiarato la Henninger – ed aver conosciuto questa formazione è stata una vera fortuna, considerato straordinario curriculum internazionale”.
Il concerto di Darmstadt, che ha portato, come ormai consuetudine, i patrocini dei Comuni di Manduria e di Avetrana, precede di circa un mese il ritorno in Germania dell’HPQ, che il prossimo 31 maggio è stato invitato a registrare un concerto per la radio nazionale nella prestigiosa cornice dell’Auditorium di Saarbruecken (dove hanno registrato anche numerose orchestre sinfoniche), con il tenore Aldo Gallone.
Prima, però, un concerto all’Unicredit Tower di Milano il 18 maggio e, a seguire, l’atteso ritorno con Antonella Ruggiero, il 10 giugno ad Avetrana.
Un carnet sempre più ricco per un gruppo che della propria identità di quartetto classico a plettro (e del mandolino in genere) ne ha fatto un orgoglioso vessillo, da far conoscere e apprezzare ovunque.
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