Blitz dei carabinieri del Ros, che hanno stroncato un traffico di droga dai Balcani: 71 le persone di cui la Procura distrettuale antimafia dell’Aquila ha chiesto e ottenuto l’arresto per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
C’è anche un manduriano tra i 71 arresti del blitz dell’antimafia dell’Aquila scattata questa mattina e che ha colpito tre diversi gruppi criminali accusati di gestire il traffico di eroina dai Balcani verso l’Italia. Si chiama Luca Attilio Mingolla, meccanico, 67 anni, con precedenti di polizia per ricettazione. Mingolla è difeso dall’avvocato Lorenzo Bullo.
L’operazione, scattata contemporaneamente anche in Bosnia e in Albania, è l’esito di 8 anni d’indagini. Il punto d’arrivo della droga era invariabilmente il quartiere Rancitelli di Pescara. Qui, alle prime luci del mattino, oltre 200 carabinieri sono stati impiegati in numerose perquisizioni domiciliari.
Referente nel nostro Paese del commercio internazionale di stupefacenti era l’albanese Besnik Gostivari. In loco, la rivendita e i proventi venivano gestiti dal clan Gargivolo. I corrieri, invece, erano di origine bosniaca.
Chiare le parole espresse nell’ordinanza dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale dell’Aquila Giuseppe Romano Gargarella:”L’area pescarese è stata individuata quale principale snodo di smercio dell’eroina arrivata in Italia.”
Secondo Gargarella, siamo di fronte al più grande traffico di diacetilmorfina in Europa degli ultimi anni, lungo “l’asse Albania-Kosovo-Bosnia Erzegovina-Croazia-Slovenia-Italia.”
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