MANDURIA – Un pensionato di 76 anni, con un’invalidità al 100%, è stato vittima di continue vessazioni, minacce e rapine nella propria abitazione, dove vive da solo.
Gli autori di tali atti criminali sarebbero una banda di manduriani, composta da un minorenne e un diciannovenne, entrambi senza precedenti penali, e un terzo individuo, ancora non identificato, con a capo un 38enne dal passato penale turbolento. Quest’ultimo è stato arrestato dai carabinieri su disposizione del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Taranto, Francesco Maccagnano.
Difeso dall’avvocato Alessandro Cavallo, con studio a Sava, il 38nne D. D’A. è accusato di rapina in concorso e sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia domani davanti al giudice per le indagini preliminari. Il diciannovenne ha ricevuto un divieto di avvicinamento alla vittima, mentre la posizione del minore è stata stralciata e sarà gestita dal Tribunale per i minorenni. Nel frattempo, le autorità sono ancora alla ricerca del quarto complice.
La banda è ritenuta responsabile di almeno quattro episodi criminali, il primo dei quali risalente a giugno scorso, con un bottino di cento euro. Gli altri tre episodi si sono verificati tra il 28 e il 30 novembre scorso, tutti in piena notte, con l’obiettivo di sottrarre 7 euro in un caso e 16 euro nell’altro. Sebbene il bottino fosse modesto, l’impatto psicologico sulla vittima era significativo, tanto che il pensionato non riusciva più a dormire. I malviventi agivano di notte, suonando prima al campanello e poi penetrando in casa, sfondando la porta d’ingresso. Fortunatamente, l’ultimo tentativo è stato sventato dai carabinieri della compagnia di Manduria, che, avendo ricevuto la denuncia della vittima, si erano posizionati nelle vicinanze della casa.
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