MANDURIA – Sono 14 i medici dell’ospedale di Manduria indagati per la morte della 64enne di Sava deceduta il 31 maggio scorso all’arrivo in pronto soccorso. La donna trasportata dall’ambulanza del 118, era stata dimessa una settimana prima dal reparto di medicina dello stesso ospedale dove si era ricoverata per un’infezione virale polmonare. L’inchiesta è scattata a seguito di una denuncia presentata dal marito della signora. Il pubblico ministero Remo Epifani che si occupa del caso ha fatto notificare ieri gli avvisi di garanzia a 6 medici della medicina, 4 della rianimazione, 2 del pronto soccorso e 2 della cardiologia. In pratica tutti quelli che in qualche modo hanno avuto in cura la donna nei suoi ultimi giorni di vita. Secondo il marito che ha presentato querela, la moglie subito dopo le dimissioni ha cominciato a stare male sino a sabato scorso quando le sue condizioni sono precipitate. Al pronto soccorso la sessantaquattrenne ha avuto un arresto cardiaco. Inutili tutti i tentativi per rianimarla. Oggi il pm affiderà l’incarico al medico legale che si dovrà occupare dell’autopsia che con molta probabilità si farà nella giornata di domani. L’avviso di garanzia indirizzato ai quattordici medici è un atto dovuto che gli consentirà di organizzarsi la difesa e di nominarsi un proprio legale e un perito di parte che assisterà all’esame autoptico.
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