Giovedì 4 Luglio 2019 – Bellissima manifestazione pubblica oggi presso il Bosco Cuturi, all’interno Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale, nel Comune di Manduria (TA). Sono stati rilasciati in natura alcuni esemplari di fauna selvatica, curata e riabilitata dal personale tecnico-faunistico dell’Osservatorio, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari.
È avviata da tempo la campagna di sensibilizzazione da parte del Centro Territoriale Recupero Fauna Selvatica ferita o in difficoltà, affidato alle Riserve Naturali (D.G.R. n. 1876/2018), in collaborazione con il Dott. Alessandro Mariggiò e il Dott. Patrizio Fontana che guidano lo staff che ha preso in cura i tanti animali ultimamente recuperati.
Le Riserve Naturali del Litorale Tarantino Orientale, ormai avviano eventi nell’ottica dell’educazione ambientale ed è così che un evento quale la liberazione in natura di animali ormai guariti, diventa un’occasione per imparare, riconoscere ed amare la natura. La presenza delle Riserve a Manduria deve rappresentare uno stato d’animo ed è per questo che continuiamo a chiedere sensibilità verso un territorio che chiede aiuto e rispetto.
La Riserva naturale del Litorale Tarantino Orientale di trova nella parte a sud della provincia di Taranto, a confine con quella di Lecce, e fa parte del Comune di Manduria.
La riserva e’ costituita di quattro aree protette: la Salina dei Monaci, collegata al mare per mezzo di un canale, la Palude del Conte, una zona umida situata dietro le dune e creatasi per effetto di emersioni idriche sotterranee, il Bosco Cuturi e Rosa Marina, situati piu’ all’interno, e la Foce del Fiume Chidro.
Nella Salina dei Monaci, la vegetazione e’ costituita da steppe mediterranee. La Palude del Conte e’ luogo ottimale per il bird-watching grazie alla presenza di uccelli migratori come i fenicotteri rosa, i germani reali, i cigni e le oche selvatiche. Si trovano anche l’airone rosso e quello bianco, il pettirosso, il picchio, l’usignolo, il merlo ed il corvo.
Numerose sono anche le specie di uccelli rapaci come il barbagianni, la civetta ed il gufo comune, la poiana, il falco pescatore, l’albanella, il nibbio bruno, il biancone, il falcone pellegrino e il gheppio.
Tra gli anfibi presenti nella riserva la raganella italiana, il rospo comune, il tritone italico e, tra i rettili, la tartaruga di terra e d’acqua dolce, la vipera di Laemann, la biscia dal collare ed il cervone. Non mancano i mammiferi quali lo scoiattolo, il riccio, l’istrice, le lepri, i conigli selvatici, i gatti selvatici, le volpi ed i cinghiali.
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