MANDURIA – Ieri mattina i carabinieri di Manduria hanno arrestato il ventisettenne manduriano G. M., agente di polizia penitenziaria temporaneamente sospeso dall’incarico, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari nei giorni scorsi avevano notato un andirivieni di tossicodipendenti dalla sua abitazione decidendo così di perquisirla anche con l’ausilio di cani antidroga del Nucleo cinofili di Modugno. I carabinieri hanno quindi rinvenuto in cucina un bilancino di precisione verosimilmente utilizzato da Micera per la pesatura ed il confezionamento della droga in più dosi. Nell’armadio della camera da letto è stata poi scoperta una piccola serra artigianale con piante in vegetazione e da una lampada alogena ancorata al ripiano superiore del mobile opportunamente rivestito internamente di carta stagnola per garantire le idonee condizioni d’illuminazione e di temperatura per la crescita della cannabis. I militari hanno sequestrato cinque vasi contenenti piante di marijuana dell’altezza media di circa 30 centimetri, mentre altri due contenenti due germogli della stessa pianta, materiale per la coltivazione ed il confezionamento dello stupefacente, nonché circa 60 grammi di foglie di marijuana pronte per essere essiccate. L’arrestato che è difeso dall’avvocato Lorenzo Bullo dopo le formalità di rito è stato trasferito nella casa circondariale di Taranto su disposizione dell’autorità giudiziaria.
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