MANDURIA – Si è sfiorata una strage questa mattina a Manduria per il crollo di una parte del muro di cinta del convento dei padri passionisti. La struttura in tufi che è venuta giù per una quindicina di metri ha travolto un’auto e un furgone che erano parcheggiati. Solo per un caso nessuna persona è rimasta coinvolta. E’ successo alle 14, poco prima quella strada era affollata di alunni del vicino plesso scolastico di viale Mancini. La zona è stata recintata e la strada interdetta al traffico. La parte opposta del muro di cinta crollato, era stato già giudicato pericolante dai tecnici dell’Ufficio urbanistico del comune di Manduria che avevano emesso un’ordinanza di diffida rivolta ai proprietari del recinto in tufi. Dal sopralluogo effettuato nell’aprile 2014 era risultato che «il muro è interessato in più parti da gravi lesioni che avevano determinato la sconnessione dei conci di tufo di cui è costituito, causando uno svirgolamento sul piano orizzontale con possibilità di ribaltamento e caduta sulla pubblica via». Il comune di Manduria aveva diffidato il proprietario, nella persona del legale rappresentante della congregazione dei Padri Passionisti con sede a Manduria, per quanto di propria competenza, ad effettuare tutti gli interventi di messa in sicurezza del muro di recinzione entro dieci giorni dalla notifica dell’atto e non oltre i sessanta giorni lavorativi di ripristino e consolidamento del manufatto. Il sopralluogo dei tecnici comunali risale al 28 aprile 2014 scorso mentre la diffida era stata emessa il 15 di ottobre 2014.
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gravi inadempienze , sia da parte della proprietà , che da parte dell’amministrazione comunale , entrambe responsabili , non si può concepire che il compito di quest’ultima si limiti nell’ordinanza , rilevato lo stato di pericolo si interviene nell’immediato almeno inibendo il traffico e la sosta .