MANDURIA – Nell’ambito di servizi specifici finalizzati alla prevenzione e repressione del gioco illegale, i poliziotti del Commissariato di Manduria hanno denunciato una donna 51enne di Manduria, titolare e conduttrice di un centro scommesse sito nel centro cittadino del medesimo comune, per l’esercizio della relativa attività in assenza di licenza.
Il 15 giugno scorso la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Taranto, in seguito al venir meno di titoli autorizzatori da parte di SNAI e AAMS, ha formalizzato il procedimento amministrativo diretto al rifiuto dell’istanza del rilascio di licenza per l’attività di esercizio di trasmissione dati inerenti a proposte negoziali (scommesse) in collegamento con un operatore straniero di nazionalità maltese.
A seguito di ciò la titolare del centro scommesse ha adempito al dovere di restituire la licenza al Questore di Taranto.
Proprio per verificare l’ottemperanza alla mancata concessione di tale titolo autorizzatorio gli agenti del Commissariato di Manduria, su disposizione della Questura di Taranto, il 4 luglio scorso hanno effettuato un controllo finalizzato alla prevenzione e repressione del gioco illegale, riscontrando attività – successiva alla restituzione della licenza – di trasmissione di dati in favore della società di scommesse maltese in violazione, dunque, delle norme del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
In effetti, all’interno del locale, e precisamente sul bancone, vi erano posizionate le postazioni per la raccolta di scommesse coi relativi monitor, nonché altro materiale messo a disposizione degli scommettitori.
Alla specifica richiesta – se vi fosse attività di gioco – da parte dei poliziotti, i presenti, la donna e il coniuge 54enne, hanno risposto in maniera affermativa, precisando che non vi era tracciatura in quanto si trattava di giocate on line.
Alla luce di quanto emerso i poliziotti deferivano all’Autorità Giudiziaria la titolare e conduttrice del centro scommesse messapico per il reato di esercizio della relativa attività seppur sprovvista di licenza.
(immagine di repertorio)
Sempre a Manduria 40enne agli arresti domiciliari se ne va ingior in bicicletta per le strade della città.
I poliziotti del Commissariato di Manduria, nell’ambito della quotidiana attività di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati hanno arrestato Moscogiuri Patrizio, 40enne di Manduria, resosi responsabile del reato di evasione dal luogo in cui è sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
A metà pomeriggio del 5 luglio scorso, personale delle volanti riconosceva il noto pregiudicato mentre era intento a pedalare su una bicicletta lungo una via del comune messapico.
Nonostante il tentativo di costui di sottrarsi alla loro vista, svoltando immediatamente dietro un angolo, è stato bloccato, identificato e condotto negli uffici del Commissariato per accertare che lo stesso non beneficiasse di permessi o quant’altro idoneo a giustificare l’abbandono del luogo di espiazione della pena coercitiva.
Verificata l’assenza di qualsiasi “esimente”, il reo è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale perché responsabile del reato di evasione.
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